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Matrimonio, Avv. Gravilakos: avvicinare tribunali ecclesiastici a persone, come ha chiesto Papa

Roma, 22 mag - "La nostra missione è stata quella di rispondere all'invito del Santo Padre, che con la sua riforma del diritto processuale canonico ci ha esortati da essere 'Chiesa in uscita', che per noi avvocati vuol dire riuscire ad essere un ponte tra l'istituzione del Tribunale ecclesiastico e le persone". Così Elena Gavrilakos, avvocato ecclesiastico e tra i redattori dell'opuscolo "La dichiarazione di nullità del matrimonio canonico. Sussidio  per i fedeli", pubblicato dal Tribunale ecclesiastico interdiocesano piemontese. "Non dico 'fedeli', - aggiunge - ma proprio persone, riferendomi anche a chi non ha fede ma magari si è accostato al matrimonio soltanto per circostanze contingenti o consuetudini familiari: costoro possono essere ascoltati, accolti e mai giudicati moralmente. I tribunali ecclesiastici - ricorda l'avvocato - non danno un giudizio sulle persone, sulla loro condizione passata o attuale, ma solo se in quel momento il consenso prestato in Chiesa avesse degli elementi tali da rendere nullo il matrimonio". (PO / Roc) ////

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