La bozza del decreto attuativo della spending review riapre le discussioni tra maggioranza e opposizioni, provocando le reazioni preoccupate in particolare dei sindaci. Il testo prevedrebbe infatti l'introduzione di un meccanismo che ridefinisce l’assegnazione dei tagli agli enti locali, con tagli proporzionali ai fondi PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) ricevuti da Comuni, Province e Città metropolitane. Una misura che, secondo il centrosinistra, finirebbe per penalizzare gli enti locali più impegnati negli investimenti del Piano, con 250 milioni di euro di tagli iniziali: "Sta tornando la stagione dei tagli – ribadisce il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro all'assemblea Asmel, dopo un primo allarme già lanciato l'altro ieri: per quest'anno ammontano a 200 milioni. La cosa che ci inquieta proprio in queste ore è il fatto che il taglio sarà fatto con dei coefficienti che tolgono di più a chi ha avuto più risorse dal Pnnr". Preoccupato anche il sindaco di Bologna Matteo Lepore, secondo cui "fino a che il governo non farà passi indietro, noi dovremo togliere dal nostro bilancio da qui a fine mandato una cifra importante: stiamo facendo i conti e si potrà andare a cifre anche superiori a quelle che abbiamo pubblicato già ieri".
Il ministro per il Pnrr Raffaele Fitto però replica definendo "surreale" la polemica, spiegando che "la legge, prevede esplicitamente che i tagli non possano interessare gli interventi degli enti locali relativi ai diritti sociali, alle politiche sociali e alle politiche familiari relativi alla Missione 12 dei bilanci. Quindi, sono esclusi gli interventi per l'infanzia, i minori e gli asili nido; gli interventi per la disabilità, per gli anziani, per i soggetti a rischio di esclusione sociale; gli interventi per le famiglie, per il diritto alla casa; la programmazione e il governo della rete dei servizi sociosanitari e sociali; la cooperazione e l'associazionismo; i servizi cimiteriali; e, per le regioni, la politica regionale unitaria per i diritti sociali e la famiglia". Proprio oggi, intanto, si è tenuta oggi presso la Prefetture di Roma la riunione di insediamento contestuale delle oltre cento Cabine di coordinamento PNRR istituite presso le Prefetture: "un vero e proprio strumento di supporto territoriale", spiega Chigi, con il quale il Governo "rafforza la governance del PNRR rendendo sistematico e più capillare il raccordo tra la Cabina di Regia per il PNRR, le amministrazioni centrali e i soggetti attuatori, valorizzando la prossimità territoriale e l’esperienza delle Prefetture, che assumono un rinnovato protagonismo nell’attuazione del Piano".
(Sis)
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