Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Violenza donne, D'Elia (Pd): memoria storica femminismo base per battaglie attuali

Roma, 28 mag – "Recuperare la memoria è molto importante. Questo libro parla del primo processo, nel '76, in cui una ragazza giovanissima si rifiuta di subire la violenza e la denuncia, denunciando anche quella subita dai carabinieri e da chi l'ha interrogata, quindi anche quella istituzionale: un processo in cui il movimento delle donne si costituisce parte civile, chiedendo di poter stare in quel processo". Così Cecilia D'Elia, senatrice Pd, intervenuta alla Camera alla presentazione del libro “Mai più sole contro la violenza sessuale. Una pagina storica del femminismo degli anni Settanta” (Viella, 2022) di Nadia Maria Filippini, promossa dalla deputata M5S Stefania Ascari. Il libro ricostruisce la prima manifestazione femminista in Italia in un processo per stupro (Verona, 1976), che vede il movimento, d’intesa con la parte civile, chiedere il dibattimento a porte aperte e trasformare il processo in un’azione di denuncia contro la vittimizzazione secondaria, agita anche nelle aule dei Tribunali, e la cultura solidale con lo stupro radicata nella società. "Oggi – continua la vicepresidente della Commissione Femminicidio - abbiamo le parole per raccontare queste cose, come 'vittimizzazione secondaria', tra l'altro parliamo di 'violenza sessuale' mentre allora non era neanche un reato contro la persona. Da questi atti di rottura, di coraggio, atti collettivi, noi traiamo ancora oggi forza per andare avanti perché è molto difficile cambiare la cultura, nonostante abbiamo fatto passi in avanti". "La violenza – sottolinea la senatrice dem - è un dato strutturale, non è il singolo reato contro una. Uscirne è complicato, è un qualcosa che bisogna fare insieme, perché noi dobbiamo contrastare non un singolo reato ma un sistema sessista che fa violenza sulle donne". (PO / Roc) ////

(© 9Colonne - citare la fonte)