Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Disabilita’, Locatelli: abbiamo fondi e riforma, ora cambiare schemi vecchi e rigidi

New York, 13 giu - “In Italia abbiamo appena approvato in via definitiva la riforma sulla disabilità, con in particolare l'introduzione del progetto di vita che cambia completamente la prospettiva della presa in carico della persona sul territorio, ma va anche a toccare il percorso di valutazione delle invalidità civile. Questo si lega al Pnrr, quindi è una riforma dalla quale indietro non si torna, e le risorse che sono state messe a disposizione già dai governi precedenti sono 350 milioni ogni anno, che poi dal 2026 diventeranno 430 milioni di euro: in parte andranno all'INPS per coordinare la parte sulla valutazione dell'invalidità civile. Con questo nuovo metodo più qualitativo, però, l'introduzione del progetto di vita richiede non solo uno sforzo economico, che sicuramente ci può essere anche da parte dei territori per dare le risposte più adeguate, ma secondo me richiede un grande sforzo nello scardinare processi e abitudini del percorso burocratico e amministrativo sui territori”. Così il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, a New York per il Side Event co-sponsorizzato dagli Stati Uniti, la Spagna, il Ghana e IDA (International Disability Alliance) presso la sede delle Nazioni Unite. Locatelli spiega che “noi abbiamo bisogno di dire: ‘fino ad oggi avete lavorato rispondendo a delle singole richieste, adesso lavorate tutti insieme intorno alla persona, a partire dai suoi desideri, dal suo diritto di scegliere come previsto dalla Convenzione ONU’. Questo è davvero è la cosa più difficile da raggiungere perché è un modo di operare che noi abbiamo da 30, 40 anni e io mi auguro che l'impulso che daremo con questa riforma stimoli anche un adeguamento e una riorganizzazione di tanti altri sistemi rispetto ai servizi, a tanti approcci che abbiamo ma che sono molto e troppo rigidi”. Secondo Locatelli, “la persona ha bisogno di tutto, non solo delle cure e delle terapie, ma anche della dimensione sociale, ricreativa, affettiva, relazionale. Ci stiamo impegnando in questa direzione e ovviamente usciranno alcuni bandi che vanno in questa direzione” bandi che riguardano per esempio “il turismo accessibile, la dimensione di inclusione lavorativa, il percorso verso l’autonomia, Però ripeto, o sforzo più grande è cercare tutti insieme di andare in un'altra direzione, quella di valorizzare le persone”.

(PO / Sis)

(© 9Colonne - citare la fonte)