Roma, 14 giu - “Ci aspettavamo rispetto al comportamento di questa docente che opera al Liceo Moro di Reggio Emilia una parola di condanna da parte del ministro, che è il primo che deve difendere i valori che sono sanciti dalla nostra Costituzione. In realtà la risposta è stata una risposta fredda, burocratica, che ha riportato la presa di posizione di un dirigente scolastico che ha ben operato per attivare comunque un procedimento disciplinare in accordo con l'Ufficio scolastico territoriale”. Così la deputata del Partito democratico Ilenia Malavasi, che stamattina ha presentato una interpellanza urgente alla Camera sul caso della docente, sanzionata per aver diffuso dei volantini in cui si definiva “un’invenzione” la Resistenza e gli obiettivi dell'Agenda 2030, elaborata dall'Assemblea generale dell'Onu nel 2015, “strumenti di manipolazione e controllo”. Secondo Malavasi la risposta del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara “non ha aggiunto nessun pensiero di condanna politica rispetto ad un atto di revisionismo storico quale è un docente che parla ai suoi studenti dicendo che la resistenza è stata un'invenzione, che le foto sono delle fake news costruite a tavolino per far vedere che hanno partecipato anche le donne: sappiamo come le partigiane sono state 35mila nel nostro paese”. Così come nel secondo volantino “si parla dell'Agenda 2030 come un'agenda che non ha l'obiettivo di sostenere uno sviluppo sostenibile, ma di condizionare la mente delle persone rispetto alle vaccinazioni forzate, all'uso della scuola come strumento di educazione di massa... Io penso che sia una docente che opera gravemente contro lo Stato per la quale lei stessa lavora, quindi abbiamo trovato a fasi alterne il comportamento del ministro: diciamo che l'autonomia differenziata la rispetta quando gli interessa, quando non gli interessa interviene pesantemente nelle nostre scuole”.
(PO / Sis)