Roma, 14 giu - “Si è verificato un concorso in Campania per la medicina e l'emergenza urgenza, per 363 medici specialisti, aperto anche a specializzandi in branche e fini equipollenti. Il problema è che la normativa è chiara e quindi questi specializzandi possono partecipare a questo concorso, però la regione ha fatto un'interpretazione molto restrittiva, dicendo che sostanzialmente gli specializzandi in branche affini o equipollenti non possono partecipare, ma possono farlo solo quelli nella specifica disciplina bandita. Il problema però è che in tutte le regioni d'Italia invece la normativa è applicata in maniera corretta e quindi, ad esempio, lo specializzando in geriatria può partecipare al percorso in medicina d'emergenza e urgenza in tutte le altre regioni d'Italia, tranne in Campania”. Marianna Ricciardi, deputata del Movimento 5 Stelle, sulla vicenda che concorso indetto in Campania per il reclutamento di dirigenti medici in medicina emergenza urgenza a tempo indeterminato che ha portato all’esclusione di 157 candidati che invece, sulla base della legge di Bilancio 2018, avrebbero avuto il diritto a partecipare, ha interpellato questa mattina il governo, ma “la sottosegretaria ha risposto sostanzialmente che lo specializzando al secondo anno potrebbe non avere le competenze tali per poter partecipare a un concorso per una disciplina che non è la sua specifica”. Il punto però, secondo Ricciardi, “è che la normativa è chiara, e siccome in tutte le regioni d'Italia gli specializzandi hanno potuto partecipare in concorsi in branche affini, io credo che il caso della Campania sia un unicum”. Soprattutto, “in questo caso specifico in cui manca personale sanitario, applicare in maniera restrittiva la normativa proprio quando invece ci sarebbe bisogno di applicarla nella maniera più estensiva possibile, rappresenta un grave problema per carenza di personale sanitario. E poi soprattutto perché aprire la strada ai medici gettonisti, alle cooperative e a tutto il giro d'affari che c'è dietro?”.

(PO / Sis)