Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

IN TRENTAMILA A ROMA IN DIFESA DELLA VITA

IN TRENTAMILA A ROMA IN DIFESA DELLA VITA

A Roma nel primo pomeriggio si è svolta l’annuale Manifestazione Nazionale per la Vita, che ha visto, secondo i dati forniti dagli organizzatori, oltre 30.000 persone sfilare per le vie della Capitale per difendere il diritto alla vita dal concepimento alla morte naturale.

Nel corso della Manifestazione è stato letto il messaggio di saluto giunto per l’occasione da Papa Francesco, che ha esortato i presenti ad “andare avanti con coraggio nella difesa della vita umana dal concepimento alla morte naturale”, sulla quale, ha detto il Pontefice, “non si fanno compromessi”.

“Oggi si è alzata forte a Roma la voce di migliaia di persone per chiedere la fine dell’aborto, una pratica barbara e disumana che sopprime la vita dei un essere umano inerme e innocente nel grembo materno. La vita umana inizia nel momento del concepimento e la legge deve riconoscere la personalità giuridica e i diritti umani fondamentali del concepito. Nessuna società sarà mai veramente giusta, inclusiva ed egualitaria senza il rispetto del diritto universale a nascere. Di fronte a una crisi demografica devastante che sta facendo collassare l’intero sistema sociale italiano, come confermato recentemente anche dall’OCSE, chiediamo al Governo di mettere in cantiere una vera e propria rivoluzione socio-economica per sostenere le famiglie e rilanciare la natalità: servono riforme fiscali, abitative e lavorative strutturali per agevolare la formazione di famiglie giovani, stabili e aperte all’accoglienza di più figli” ha dichiarato il portavoce di Pro Vita & Famiglia Onlus Jacopo Coghe, tra i promotori e co-organizzatori della Manifestazione Nazionale per la Vita. 

Secondo Massimo Gandolfini, uno dei due portavoce dell’evento “la partecipazione di migliaia di cittadini alla Manifestazione ci ha fatto toccare con mano qual è la vera Italia: è quella che vuole scendere in piazza e manifestare per una società che sia davvero civile e giusta, davvero a favore della vita, della natalità e della famiglia. Il Paese reale non vuole la continua sponsorizzazione dell’aborto né la morte di Stato con eutanasia e suicidio assistito o la liberalizzazione delle droghe o dell’utero in affitto. Gli italiani vogliono l’esatto opposto, lo hanno dimostrato anche alle recenti elezioni europee e oggi abbiamo lanciato un messaggio inequivocabile a Governo, partiti politici e istituzioni tutte: chiediamo più incentivi, risorse e politiche per sostenere natalità, maternità, conciliazione lavoro-famiglia, lotta alle droghe e alle dipendenze, per aiutare i disabili e le loro famiglie e contrastare derive aberranti come, appunto, l’utero in affitto e il suicidio assistito proposto ad anziani, persone fragili e disabili, per rafforzare l'assistenza sanitaria e le cure palliative”.

(© 9Colonne - citare la fonte)