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direttore Paolo Pagliaro

ALUMINIUM BOZEN, DECEDUTO UNO DEGLI OPERAI FERITI NELL’ESPLOSIONE

ALUMINIUM BOZEN, DECEDUTO UNO DEGLI OPERAI FERITI NELL’ESPLOSIONE

E’ morto Bocar Diallo, senegalese di 31 anni, uno dei sei operai di origine straniera rimasti feriti gravemente nella notte dello scorso venerdì 21 giugno nell'incidente avvenuto all'Aluminium di Bolzano.

L’azienda, in una nota a nome anche di tutti i dipendenti dichiara di aver “appreso con grande dolore la terribile notizia della scomparsa di Bocar Diallo. In questo momento di profonda tristezza, l’azienda e la proprietà esprimono il proprio cordoglio e la propria partecipazione alle grandissime sofferenze della famiglia e dei colleghi cui rivolgono le proprie sentite condoglianze. Un pensiero viene anche rivolto anche a tutti gli altri lavoratori che sono rimasti feriti nell’incidente, augurandoci che le loro condizioni migliorino e che possano riprendersi e superare questo difficile momento. L’azienda è e sarà al loro fianco così come alle rispettive famiglie. Aluminium Bozen sta cooperando con tutte le autorità competenti per pervenire al più presto all’accertamento delle cause di un incidente le cui tragiche conseguenze hanno sconvolto l’azienda e tutti i suoi collaboratori e dipendenti.

Il presidente della Camera dei deputati Lorenzo Fontana ha dichiarato: "È con grande dolore che piangiamo un'altra morte sul lavoro, a seguito dell'esplosione avvenuta due giorni fa in una fabbrica a Bolzano. Porgo le mie condoglianze alla famiglia della vittima e rivolgo il mio pensiero anche ai feriti che sono ricoverati. Auspico che le forze politiche si possano unire, mettendo in campo le iniziative più utili ed efficaci a garantire la massima sicurezza e le più adeguate condizioni a tutela dei lavoratori". 

Secondo Fiom-Cgil “ci troviamo di fronte all'ennesima notizia che mai avremmo voluto avere, uno dei sei operai coinvolti nell'esplosione all'Aluminium Bozen di Bolzano non c'è l'ha fatta. La Fiom-Cgil tutta si stringe intorno alla famiglia. Lo sciopero proclamato per la giornata di domani, lunedì 24 giugno, di 4 ore nella Provincia e di 8 per i lavoratori dell'azienda, deve essere da monito per tutti, a partire dalle Istituzioni. Istituzioni alle quali chiediamo di assumere decisioni che pongano fine a questa strage continua. Le aziende senza infortuni non vanno premiate perché la prevenzione rappresenta il minimo sindacale nella responsabilità dell'impresa. Abbiamo bisogno invece di più controlli, di sanzioni e pene più severe per quanti non rispettano le norme relative alla salute e sicurezza. Continueremo a rivendicare un cambiamento radicale su questo tema. Lo faremo con ogni mezzo e strumento disponibili. E sciopereremo ogni qual volta si verificherà un infortunio fin tanto che il tema non verrà affrontato con la dovuta serietà. Anche su questa vicenda ci costituiremo parte civile come in ogni processo perché c'è la necessità di cambiare la narrazione nel nostro Paese”.

(© 9Colonne - citare la fonte)