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A NY una serata per la candidatura della cucina italiana patrimonio Unesco

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A NY una serata per la candidatura della cucina italiana patrimonio Unesco

New York - L’Italia celebra la candidatura Unesco della cucina italiana a patrimonio immateriale dell'Unesco a New York. La serata per la presentazione della candidatura si è svolta nell’ambito della manifestazione Summer Fancy Food, al Javits Center, alla presenza del ministro Francesco Lollobrigida, dell’ambasciatrice d’Italia negli Usa Mariangela Zappia e del presidente dell’Agenzia Ice Matteo Zoppas, oltre che di autorità, istituzioni e rappresentanti di associazioni italiane e internazionali legate al mondo dell’enogastronomia. Il percorso di candidatura avviato già ad inizio 2023 dove il primo evento all’estero è stato realizzato al Gotham Hall di New York nel giugno 2023 alla presenza del ministro Lollobrigida. Evento ripetuto anche, tra le altre locations nel mondo, a Las Vegas nel gennaio 2024. L'evento di New York è stato coordinato da eccellenze della cucina italiana, lo Chef Bobo Cerea del Ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin, con il supporto di Chef Enrico Derflingher, Gianni Tarabini e Fabrizio Facchini. La serata si è articolata in momenti di presentazione e networking, con la premiazione di circa 15 ambassador tra chef e imprenditori che hanno contribuito, con il loro operato quotidiano sul territorio statunitense, a sostenere e diffondere la conoscenza della cucina italiana in Usa. “La nostra principale ambasciatrice è la cucina e la candidatura a Patrimonio Immateriale Unesco è il giusto riconoscimento a un percorso che vede in questa pratica millenaria motivo di orgoglio e di consapevolezza - ha commentato Lollobrigida - Un mondo che riconosce all'Italia di fare sistema è la vera sfida che dobbiamo saper interpretare”, ha detto il ministro che ha ricordato anche l’appuntamento a settembre del “G7 Agricoltura in Sicilia, dove creeremo un Expo del sistema agricolo e agroalimentare per promuovere il Sistema Italia. La sfida che dobbiamo raccogliere è quella di un mondo che va verso una sicurezza alimentare che segua l'esempio dell'Italia. Quando si parla di buon cibo per tutti crediamo che la nostra nazione abbia il dovere di esportare il proprio modello mettendo in risalto ancora di più il legame tra il nostro territorio, le nostre tradizioni e gli agricoltori, custodi dell’ambiente e della sovranità alimentare”. “Le importazioni statunitensi di prodotti alimentari e vino italiani hanno registrato un incremento tendenziale del 26% nel primo trimestre 2024. Partenza con un grande slancio che ci auguriamo possa continuare nei prossimi mesi. Soprattutto dopo che il 2023, nonostante abbia visto una crescita esigua, si era confermato un anno record per il settore agroalimentare italiano, in valore assoluto, con 6,8 miliardi di euro di importazioni su circa 64 mld di euro del totale export italiano della categoria. Questo consente di attribuire, nel 2023, all’Italia il terzo posto tra i fornitori food & wine dopo Messico e Canada”, ha commentato Zoppas. Secondo l’ambasciatrice Zappia “la cucina italiana è già protagonista negli Stati Uniti, come emerge chiaramente dai quasi 7 miliardi del nostro export di settore nel Paese. Eppure ha ancora un enorme potenziale di crescita in questo immenso mercato, in cui cresce la consapevolezza non solo del suo gusto e della qualità senza pari ma anche della cultura, del benessere, dello stile di vita che la cucina italiana porta con sé. Per questo la promozione dell’agroalimentare e della cucina italiana è centrale nell’azione di diplomazia della crescita della Farnesina, anche negli Stati Uniti, ed è fondamentale promuovere anche qui la candidatura della cucina italiana nel patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco”. (9colonne)


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