Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

USTICA, SPECIALE RAI 3
A 44 ANNI DALLA STRAGE

USTICA, SPECIALE RAI 3 <BR> A 44 ANNI DALLA STRAGE

Cosa è accaduto esattamente nei cieli italiani il 27 giugno 1980? Cosa o chi ha fatto precipitare a 3600 metri sotto il mare un aereo di linea che viaggiava da Bologna a Palermo? A 44 anni dalla strage di Ustica, costata la vita agli 81 italiani che si trovavano a bordo del Dc-9 Itavia, è lecito provare a capire cosa è successo? E ancora: è possibile aprire una breccia nel muro di gomma che ha tenuto lontano i familiari delle vittime e un Paese intero dalla verità di questa tragedia nazionale? Da queste domande parte “Ustica: una breccia nel muro”, il programma condotto da Massimo Giletti, in diretta su Rai 3 dal Museo per la Memoria di Ustica di Bologna, oggi, alle 21.20. La trasmissione narra la storia di questa strage, tra inchieste, ostacoli alle indagini, sentenze e zone d’ombra. Una terribile pagina della nostra storia di cui non è stato ancora scritto il capitolo conclusivo. Il Dc-9 della compagnia Itavia precipitò, come sosteneva l’inchiesta Priore, a causa di un’esplosione esterna, o di una quasi collisione con un aereo militare? O come ancora oggi sostengono autorevoli rappresentanti dell’Aeronautica italiana a farlo precipitare fu una bomba? In ogni caso resta ancora senza risposta la domanda fondamentale: chi è stato a sconvolgere le vite di 81 famiglie italiane? Massimo Giletti apre una breccia su Ustica tornando a raccontare quanto avvenne fin dall’inizio, ma aggiungendo numerose testimonianze inedite, il contributo di esperti e le voci dei protagonisti. A partire dalle dichiarazioni esclusive di chi quella sera era nelle basi radar italiane e ha visto qualcosa di anomalo. Per continuare con lo 007 francese a cui lo stato maggiore del suo Paese avrebbe chiesto di trovare una scusa per negare alle autorità italiane i tracciati radar della base in Corsica.  Parlerà anche uno dei militari italiani che fu mandato a presidiare Il Mig libico precipitato ufficialmente sulle montagne della Calabria 21 giorni dopo la strage di Ustica. Qual è la data esatta della caduta del Mig? Ha qualcosa a che fare con la caduta del Dc 9? Tra i diversi interventi anche quello di un ex militare italiano che aiuterà a capire se esiste davvero un documento segreto dei servizi segreti italiani, che svela quanto successo quella sera. Ma soprattutto, per la prima volta saranno mostrate tutte insieme, grazie al lavoro di elaborazione e animazione svolto dagli esperti del Politecnico di Milano, le tracce registrate dai pochi radar messi a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nel tentativo di provare “a far vedere” agli spettatori a casa cosa è successo nei cieli del Tirreno quella sera nelle vicinanze di un volo civile che non arrivò mai a destinazione.

Inoltre oggi, dalle 11, a Palazzo Isolani, nel centro di Bologna, si svolge il convegno “Ustica - Il Vero Muro di Gomma” organizzato dall’Associazione per la verità sul disastro aereo di Ustica su cui viaggiavano 81 persone. Fra i presenti l’ex ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi che in questi giorni -  ha avuto uno scambio polemico a distanza con Daria Bonfietti, presidente dell’associazione familiari vittime di Ustica a pochi giorni dal 44esimo anniversario della strage del 27 giugno, tornando a sostenere che il Dc9 dell'Itavia non venne abbattuto durante una battaglia aerea tra aerei libici e caccia Nato (come stabilito dai tribunali con sentenza del giudice Rosario Priore) ma fu obiettivo di una bomba ad opera del terrorismo palestinese.  Ieri Giovanardi ha annunciato che nel corso del convegno verrà reso noto un documento inedito in proposito. Al convegno interverrà anche il colonnello in pensione dell'Aeronautica Alberto Moretti, che quella sera atterrò a Grosseto con il suo F 104, che volava in coppia con quello di Nutarelli Naldini, scomparsi tragicamente qualche anno dopo a Ramstein, per ribadire che “nessuno di loro vide fantomatici Mig seguire il Dc 9 Itavia diretto a Palermo". (25 giu - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)