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SANZIONI RUSSIA, RISARCIMENTI
PER AZIENDE ITALIANE

SANZIONI RUSSIA, RISARCIMENTI <BR> PER AZIENDE ITALIANE

“Nessun cedimento contro la Russia. Ma nel nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca, il quattordicesimo, operativo da ieri, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, è riuscito a far inserire alcuni capitoli molto importati a tutela degli interessi delle imprese italiane che operano nel Paese di Putin. Il principio è molto semplice: dare la possibilità a queste aziende di essere risarcite se hanno subito danni dalle ritorsioni della federazione russa”. In particolare - spiega La Nazione -, nel pacchetto approvato lunedì scorso sono previste misure che consentiranno agli operatori Ue di agire presso le corti degli Stati membri per il recupero dei danni da loro subiti come conseguenza di pronunce delle corti Russe o di provvedimenti dello Stato russo. Per l’Italia, oltre al caso Unicredit, che si è visto sequestrare circa 463 milioni, particolarmente penalizzata è stata l’Ariston. Ma sono ancora 200 le aziende italiane che hanno interessi in Russia, circa la metà rispetto a quelle esistenti prima della guerra e 64 producono nel Paese. “È passata la base giuridica e il principio giudiziario, poi vedremo dove si potranno trovare i fondi. Ma il principio che queste imprese debbano essere risarcite è già una vittoria importante dell’Italia, che si è battuta molto all’interno dell’Unione Europea per garantire queste imprese che, nel rispetto delle sanzioni, operano in Russia” le parole del ministro Tajani. Intanto “alla sanguinosa guerra sul campo fra russi e ucraini s'affianca la lotta fra le opposte narrative mediatiche. Ieri è entrato in vigore nell'Unione Europea il divieto delle trasmissioni dei media russi Ria Novosti, Izvestia e Rossiyskaya Gazeta, che il Consiglio Europeo aveva deciso il 17 maggio” come scrive Libero. La Russia ha reagito con restrizioni a 81 giornali, televisioni, agenzie di stampa e siti web europei, fra cui vari italiani. Colpiti, tra gli altgri, i siti web di Rai, La Stampa, La Repubblica, La7 ma anche i giornali tedeschi Der Spiegel, Die Zeit e Frankfurter Allgemeine Zeitung, quelli francesi Le Monde, La Croix, l’agenzia Afp e Radio France, quelli spagnoli El Mundo, El Paìs e l’agenzia Efe, la rete austrica Orf, oltre a Politico ed Euobserver. (26 giu - red)

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