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direttore Paolo Pagliaro

Le idee verdi
ridipinte di nero

Le idee verdi <br> ridipinte di nero

di Paolo Pagliaro

Sarà di competenza degli storici un bilancio della svolta a destra che negli ultimi anni ha caratterizzato la politica internazionale. Spetta invece ai  giornalisti –  che sono gli  storici dell’attualità –  cogliere i segnali di questa svolta, e raccontarceli.

 Piero Badaloni lo fa partendo dalla Spagna dove nelle regioni governate dal Partito Popolare e da Vox, il partito dell'estrema destra molto caro a Giorgia Meloni, è in corso la riabilitazione del regime franchista e la rimozione della memoria  dei suoi delitti. Tutti riassunti nella lista con  i nomi delle 143.000 persone giustiziate  dalle truppe franchiste dopo il colpo di Stato del 18 luglio 1936. Secondo la  nuova narrazione – affidata alle leggi regionali e ai programmi scolastici - il colpo di Stato del generale Francisco Franco fu un'azione necessaria per ristabilire la legalità stravolta dai "ribelli repubblicani". Nel ibro intitolato” Quando il passato non vuole passare”  - editore le Piccole Pagine      - l’ex corrispondente Rai da Madrid documenta questa ondata di revisionismo e lo confuta con i dati.  
In un libro pubblicato da Einaudi con il titolo “Ecofascisti”, Francesca Santolini, giornalista specializzata in questioni ambientali,  dimostra invece come segmenti sempre piú numerosi della destra radicale in Europa e negli Stati Uniti considerino il  collasso ambientale in corso come  un’opportunità per riorganizzare la società secondo logiche autoritarie, xenofobe, quando non apertamente razziste. L’idea è che il concetto di ambiente sia parte del piú vasto concetto di patria, e che proteggere l’etnia significhi proteggere il proprio habitat contro le migrazioni e ogni genere di contaminazione. Le idee verdi, avverte Santolini,  corrono il pericolo di essere rubate, manipolate e ridipinte di nero.

(© 9Colonne - citare la fonte)