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Maddalena Crippa è “Armida” di Sergio Maifredi

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Maddalena Crippa è “Armida” di Sergio Maifredi

Parigi - Un capolavoro della letteratura italiana affidato alla voce di Maddalena Crippa, in scena a Parigi nel programma culturale che affianca i Giochi Olimpici, protagonista di un progetto di Sergio Maifredi prodotto da Teatro Pubblico Ligure. Lunedì 1 luglio alle 19, all’Istituto italiano di cultura l’attrice sarà “Armida”, la guerriera della “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso nella drammaturgia di Peter Stein, maestro di teatro e cultore dei classici, con la regia di Sergio Maifredi. A introdurre l’interpretazione di un testo centrale del Rinascimento sarà Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, studioso fine dall’eloquio chiaro, diretto e semplice. Maddalena Crippa segue le vicende di Armida, la guerriera della “Gerusalemme liberata” di Torquato Tasso. Rigore e profondità sono le armi di un’attrice che fa esplodere la poesia del testo sulla scena. I versi del poema eroico diventano suono e acquistano corpo per seguire l’avventura intima e trascinante di Armida, la donna più bella mai vissuta sulla terra, dallo spirito vigoroso e l’intelligenza viva, con un talento per le arti magiche. Sotto le mura di Gerusalemme si compie il destino dell’amore invincibile per il suo nemico più temuto, Rinaldo. Maddalena Crippa, fedele ai versi dell’originale quanto libera nell’interpretazione, si pone al servizio della parola e scolpisce ogni pensiero dandogli vita attraverso le vocali le consonanti le pause i rallentamenti le accentazioni la dolcezza e la durezza. È una vera e propria ancella della parola, uno strumento, un medium attraverso il quale gli dei o le muse passano per arrivare a noi. Con le sue parole Corrado Bologna prepara il pubblico allo spettacolo immergendolo in un colore: il rosa Tiepolo. Negli affreschi dipinti nel 1575 da Giambattista Tiepolo sulle pareti di Villa Valmarana “Ai Nani”, alle porte di Vicenza, Armida è coperta da un velo rosa che nasconde e rivela. Una sfumatura perfetta per descrivere la fluidità senza ostacoli e senza sforzo di forme pittoriche che rappresentano le stesse qualità della virtù letteraria di Tasso. Pittura e letteratura hanno camminato insieme per dare luce alla civiltà italiana. Un intreccio che accende il pensiero e conduce veloce all’esperienza teatrale. (9colonne)


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