Muhammad Abu Salmiya, direttore dell'ospedale al-Shifa di Gaza City, è stato rilasciato da Israele. Era stato arrestato il 23 novembre nel corso di un’operazione militare israeliana nella struttura ed era detenuto per essere interrogato sulle attività di Hamas, dopo che l’esercito israeliano aveva trovato un tunnel dell’organizzazione sotto al complesso medico. Insieme a lui, sono stati liberati più di 50 detenuti palestinesi: in questo caso, come confermato dallo Shin Bet, la motivazione riguarda il sovraffollamento delle carceri. Come fa sapere Al Jazeera, Abu Salmiya ha dichiarato in conferenza stampa che “medici e infermieri israeliani picchiano e torturano i prigionieri palestinesi”. La liberazione di Abu Salmiya ha provocato molte proteste, tra cui quella di Benny Gantz, che ha recentemente lasciato il gabinetto di guerra tornando all’opposizione. Per Gantz si tratta di un errore operativo morale ed etico, aggiungendo che il governo guidato da Benjamin Netanyahu “deve tornare a casa”. Il premier israeliano, al riguardo, ha annunciato l’apertura di un’inchiesta. Le polemiche si aggiungono agli scontri tra ultra-ortodossi, esenti alla leva militare, e polizia israeliana nel centro di Gerusalemme, avvenuti domenica sera e causati dall'ordine della Corte Suprema di cominciare ad arruolarsi per il servizio militare. Come fa sapere la polizia israeliana, sono stati cinque gli arresti. Crescono intanto le vittime del conflitto: per il Ministero della Sanità di Gaza guidato da Hamas sono almeno 37.900 i palestinesi che finora hanno perso la vita, mentre sono almeno 87.060 i feriti. (1 LUG - gci)