Roma, 2 lug – "L'audizione è andata molto bene, abbiamo portato la voce dei pazienti oncologici e due possibili soluzioni per le liste d'attesa: da una parte la creazione di un'app da parte del ministero in modo tale che utenti e associazioni possano segnalare nell'immediato chi non rispetta i tempi stabiliti da questo decreto. L'altra è più una provocazione: ben venga il privato convenzionato, però chiediamo che i medici che dal pubblico vanno a lavorare nel privato, quindi facendo l'extramoenia, possano farlo solo qualora le liste d'attesa nella struttura dove sono impiegati pubblicamente vengano abbattute". Così Annamaria Mancuso, presidente di Salute Donna ODV, coordinatrice del Gruppo “La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere”, intervenendo in 10a Commissione Affari Sociali al Senato per un’audizione sul tema liste di attesa. "La risoluzione del problema delle liste d’attesa è complessa, non può essere affrontata solo da questo decreto legge, ma dal complesso di misure che verranno messe in campo anche dai decreti attuativi e dalle disposizioni in parte già anticipate dalla bozza di Ddl" sottolinea Mancuso, che aggiunge: "Ringraziamo il presidente Zaffini per la consueta disponibilità e per averci consentito di partecipare a questa audizione. Ricordo che il Gruppo 'La salute: un bene da difendere, un diritto da promuovere' fa attività di advocacy, portando ai tavoli decisionali le istanze di 48 associazioni di pazienti oncologici, attive nelle varie declinazioni dell’oncologia, distribuite sul territorio con oltre 200 sedi e con migliaia di volontari". Durante l’audizione Mancuso ha consegnato al Presidente Zaffini una targa commemorativa dei trent’anni di attività dell’associazione Salute Donna. (po / Roc) ////