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PREMIO STREGA, VINCE
DONATELLA DI PIETRANTONIO

PREMIO STREGA, VINCE <BR> DONATELLA DI PIETRANTONIO

“Il Premio Strega resta in Abruzzo” titola Il Centro commentando la vittoria, con largo vantaggio, di Donatella Di Pietrantonio, al premio letterario, la cui cerimonia si è tenuta ieri sera nel ninfeo di Villa Giulia, a Roma. La vincitrice della scorsa edizione era infatti anch’essa abruzzese, Ada D'Adamo, morta l'1 aprile 2023, prima del conferimento del premio, per il suo “Come d’aria”. Data fin dall'inizio per superfavorita, la scrittrice pennese che aveva già conquistato lo Strega Giovani 2024 (come anche la D’Adamo lo scorso anno), ha superato tutti con 189 voti per "L'età fragile" (Einaudi), dedicato alle sopravvissute, in cui attraverso il rapporto tra una madre, Lucia, e la figlia 22enne Amanda, ha scardinato gli stereotipi sugli anni e sulla sicurezza dei piccoli luoghi di provincia, con sullo sfondo la pandemia. Nel libro per la prima volta la scrittrice, che non ha mai lasciato la sua professione di dentista dei bambini a Penne, ha affrontato anche la violenza di genere rievocando un fatto di cronaca nera accaduto nel 1997 nella sua terra, l'Abruzzo. “Prometto che userò la mia voce scritta e orale in difesa di diritti per cui la mia generazione di donne ha molto lottato e che oggi non sono più scontati” le sue parole esibendo “al collo un ‘amorino’, tipico gioiello abruzzese”. La scrittrice, alla sua quarta volta allo Strega, (nel 2021 in cinquina con Borgo sud) è già vincitrice del Premio Campiello nel 2017 con l'Arminuta.

Dario Voltolini ha mantenuto il secondo posto, in cui si era piazzato a sorpresa nella prima votazione a Benevento, con 143 voti per "Invernale" (La nave di Teseo). Rimasta al terzo posto con un distacco di 5 voti, Chiara Valerio, 138 preferenze, per "Chi dice e chi tace" (Sellerio). La serata si è aperta con i sei finalisti sul palco con cartelli in mano che componevano la frase “I libri sono in gara, chi li scrive no” in sintonia con lo spirito che ha animato il tour di 20 tappe che li ha visti complici e solidali. Nel corso della cerimonia Chiara Valerio ha ricordato Michela Murgia. La sestina in corsa, anziché la consueta cinquina, ha visto arrivare quarta Raffaella Romagnolo con "Aggiustare l'universo" (Mondadori), 83 voti, quinto Paolo Di Paolo con "Romanzo senza umani” (Feltrinelli), 66 voti, alla sua seconda volta al Premio Strega e sesto Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (minimum fax), 25 voti. La diretta televisiva su Rai3 con la doppia conduzione di Geppi Cucciari, che torna per la quarta volta consecutiva e Pino Strabioli, già alla conduzione nel 2016 e nel 2019, è partita alle 23 con, per la prima volta, il ripristino dello scrutinio dal vivo di 100 schede. Tra gli scrittori Francesco Piccolo, la direttrice del Salone del Libro di Torino Annalena Benini, Dacia Maraini, Sandro Veronesi, Teresa Ciabatti, Paolo Giordano. Assenti il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed il commissario straordinario del Governo per Italia ma in platea Federico Mollicone. “Non abbiamo la gioia di ospitare persone del governo” ha detto durante la diretta Geppi Cucciari e rivolgendosi a Mollicone ha affermato: “Una domanda a piacere, dica quello che crede…”. “Facciamo un grande plauso allo Strega” ha risposto il presidente della commissione Cultura della Camera annunciando: “Abbiamo approvato ieri il Piano Nazionale della Lettura”. (PO – redm)

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