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direttore Paolo Pagliaro

LETTA: MODELLO STARMER?
SINISTRA TROVI LA SUA VIA

LETTA: MODELLO STARMER? <br> SINISTRA TROVI LA SUA VIA

“Il voto di oggi punisce i responsabili di quella che fu una gigantesca cavolata che abbiamo pagato tutti. Gli inglesi, noi europei, la comunità internazionale. Non a caso la vittoria di Donald Trump arrivò pochi mesi dopo il voto sulla uscita della Gran Bretagna dalla Ue”. Lo afferma l’ex premier Enrico Letta in una intervista a Repubblica. “Come la Brexit ha anticipato una tendenza mondiale, quella della distruzione, io spero che la vittoria di Keir Starmer sia l'anticipo di una nuova tendenza alla costruzione. Penso che gli elettori inglesi abbiano fatto mea culpa e abbiano voluto chiudere così otto anni di autodistruzione” aggiunge il presidente dell'Istituto Jacques Delors. I successi di Le Pen in Francia, in attesa dei ballottaggi, non autorizzano a essere ottimisti sul declino del populismo più aggressivo e antieuropeista… “Vedremo come andrà il voto francese. La vittoria dei laburisti è una bella indicazione per tutti. Dice appunto che, per tornare a costruire, non è necessario passare dalla distruzione. Non dimentichiamo che il vero motore della Brexit fu l'immigrazione. E com'è ora su questo tema la situazione in Gran Bretagna? Molto peggio di prima” ma “mi pare ci siano molte differenze tra quello che è accaduto negli ultimi anni in Inghilterra e ciò che sta accadendo in Francia. Il lepenismo è un'onda lunga che viene da molto lontano e che ora è arrivata al redde rationem, cresciuta su problemi che non hanno avuto alcuna possibilità di sfogo. E quando i problemi non si affrontano, prima o poi le cose esplodono”. Sorprendono le dimensioni della sconfitta dei Conservatori? “Per nulla. Se quella subita dai Tories è la più pesante sanzione della storia democratica britannica, è perché la sanzione è proporzionata al disastro provocato. Un'intera classe dirigente è stata spazzata via. La Brexit è stata la causa di tutti i mali, ha avuto una capacità pazzesca di influenza. Ha indicato una via a tutti gli aspiranti distruttori sparsi nel mondo e, ciò che è peggio, ha mistificato l'esercizio della democrazia. Non è stata una scelta pienamente democratica. Si trattava di un referendum consultivo e la parola Brexit, in sé, non voleva dire niente”. Inoltre avverte: “Fermiamo subito la tentazione stucchevole di usare pure queste elezioni per aprire un dibattito sul modello Starmer, che prenderebbe il posto del modello Tsipras, che aveva preso il posto del modello Zapatero, e del modello Blair e di un'altra mezza dozzina di modelli presi in prestito sull'onda elettorale del momento. Questa è una vittoria dei laburisti inglesi. Non mi infilo neanche per idea in un tipo di dibattito che ha già fatto fin troppi danni. Diciamo che è ora che la sinistra italiana pensi a sé stessa e a trovare da sola una propria strada, come sta facendo”. (5 lug - red)

 

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