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direttore Paolo Pagliaro

AEROPORTO MALPENSA
INTITOLATO A BERLUSCONI

 AEROPORTO MALPENSA <br> INTITOLATO A BERLUSCONI

“Una bella notizia: l’aeroporto di Milano Malpensa sarà intitolato a Silvio Berlusconi”. L’annuncio arriva dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, che rivela come proprio oggi  il consiglio di amministrazione dell’Enac abbia approvato la richiesta fatta dalla Regione Lombardia un anno fa. “La decisione finale – spiega Salvini - spetta al ministro alle Infrastrutture e Trasporti e sono pronto a mettere l’ultima firma, con orgoglio e commozione, nel ricordo dell’amico Silvio, grande imprenditore, grande milanese e grande italiano. Sempre con noi”. “Un giusto tributo”: il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, commenta così la notizia del via libera, da parte del Cda dell'Enac, per l'intitolazione dello scalo milanese all’ex premier. “Siamo certi che il vicepremier Matteo Salvini e il suo ministero – prosegue il governatore – porteranno avanti questa proposta. Un riconoscimento che segue all’intitolazione a Silvio Berlusconi del Belvedere del 39° piano di Palazzo Lombardia, sede della Giunta e luogo simbolo della nostra regione”. Secondo il deputato di Forza Italia e sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, “è il giusto tributo per l’immenso ruolo imprenditoriale, politico e istituzionale che Silvio Berlusconi ha ricoperto nella storia del Paese. Dedicare al nostro presidente il più importante scalo nazionale, simbolo per eccellenza di un’Italia protagonista nel mondo, significa ricordare per sempre l’uomo, il politico, l’imprenditore che ha sempre avuto Milano e la Lombardia nel cuore. Berlusconi ha segnato la storia dell’Italia ed è nostro dovere rendergli omaggio. Come Mit porteremo avanti questa iniziativa per dare il riconoscimento che merita ad uno statista che ha contribuito a rendere grande il nostro Paese”.  La decisione non trova però, come prevedibile, unanime consenso. Il capogruppo Pd nel consiglio regionale lombardo, Pierfrancesco Majorino, parla di “una scelta davvero inopportuna”, affermando che "l'ex premier è stato un uomo divisivo e una persona con una storia molto ambigua, in cui molti lombardi e molti italiani non si riconoscono". (Roc)   

 

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