“Putin non ride, perché i suoi amici hanno perso”. “Meloni ora ha un'opportunità da sfruttare votando von der Leyen”. Mentre Schlein e i leader del centrosinistra devono “guardare come modello ai laburisti britannici, che hanno costruito una vera alternativa”. Intervistato da La Stampa, Pierferdinando Casini sintetizza così i riflessi delle elezioni francesi. E ricorda di essere stato “uno dei pochi a dire che Macron aveva fatto benissimo a sciogliere l'Assemblea nazionale, che era al capolinea. L'esito finale gli ha dato ragione – spiega l'ex presidente della Camera e senatore Pd – perché c'è stata una partecipazione popolare come non si vedeva da 40 anni e perché il suo partito, contro ogni pronostico, ha preso 25 seggi in più del Rassemblement National”.

Però ha messo la Francia a rischio ingovernabilità… “Ora dovrà inventarsi qualche forma di ‘draghizzazione’ del Paese, con l'obiettivo di assicurare una solidità del governo, perché altrimenti lascerebbe a Le Pen un'autostrada in vista delle elezioni presidenziali. Macron ha applicato l'arte della politica: prendere il meglio che si può in una determinata situazione, trasformare la difficoltà in un'opportunità. La stessa cosa che dovrebbe fare Meloni”. (9 LUG - deg)