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direttore Paolo Pagliaro

LA NATO PUNTA L’INDICE
CONTRO L’ASSE XI-PUTIN

LA NATO PUNTA L’INDICE <BR> CONTRO L’ASSE XI-PUTIN

Dal vertice di Washington, gli alleati della Nato hanno aspramente criticato la Cina, con un linguaggio più duro di quello usato in precedenza, per “aver aiutato” la Russia nell’attuare l'invasione del paese confinante. I leader dell'alleanza atlantica hanno espresso le loro “profonde preoccupazioni” per il riavvicinamento tra Mosca e Pechino che – secondo la dichiarazione finale del summit “gioca ora un ruolo determinante nella guerra”. Da qui un invito a Pechino, “in quanto membro permanente del Consiglio di sicurezza dell’ONU” a “smettere di sostenere materialmente e politicamente lo sforzo bellico russo”. Secondo i leader della Nato, Mosca e Pechino starebbero attuando una politica “volta a destabilizzare l’ordine internazionale”, e in particolare Xi Jinping starebbe “alimentando” la strategia di Vladimir Putin che mira ad “aumentare la minaccia che la Russia rappresenta per i suoi vicini e per la sicurezza euro-atlantica”. Dunque la Cina “non può rendere possibile la continuazione della più grande guerra che l’Europa abbia conosciuto nella sua storia recente senza danneggiare i suoi interessi e la sua reputazione”, hanno aggiunto i leader della Nato. Va detto che Pechino – almeno ufficialmente – non fornisce direttamente armi alla Russia, ma i paesi alleati, guidati dagli Stati Uniti, accusano le aziende dell’ex celeste impero di fornire componenti e attrezzature per il settore degli armamenti russo.

PECHINO. La Cina, che nega con rabbia le accuse occidentali, ha costantemente rifiutato di condannare l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 e da allora Pechino e Mosca si sono avvicinate. E la risposta del governo di Pechino alle accuse della Nato è arrivata puntuale questa mattina tramite un comunicato stampa del portavoce della missione cinese presso l'Unione Europea nel quale si esprime una “forte insoddisfazione” per le conclusioni del vertice di Washington, “intriso di una mentalità degna della Guerra Fredda e di una retorica bellicosa”. “La Nato – afferma il rappresentante di Pechino – dovrebbe smettere di esaltare la cosiddetta minaccia cinese, smettere di incitare allo scontro e alla rivalità e contribuire maggiormente alla pace e alla stabilità del mondo”. Per la Cina, quelle della Nato sono “dichiarazioni piene di calunnie” in quanto “Non abbiamo mai fornito armi letali a nessuna delle parti in conflitto ed esercitiamo uno stretto controllo sulle esportazioni di prodotti a duplice uso, compresi i droni civili”. Per Pechino, “La crisi ucraina va avanti da molto tempo. Chi sta aggiungendo benzina sul fuoco? Chi soffia sul fuoco? E chi cerca di trarne beneficio? La risposta è chiara a tutti”. (11 LUG - deg)

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