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direttore Paolo Pagliaro

BANKITALIA: PIL +0,6%
QUEST'ANNO

BANKITALIA: PIL +0,6% <BR> QUEST'ANNO

"Dopo la moderata espansione del primo trimestre di quest’anno, secondo nostre stime il Pil in Italia ha continuato a crescere in misura contenuta in primavera" e "nelle nostre più recenti proiezioni macroeconomiche, elaborate nell’ambito dell’esercizio coordinato dell’Eurosistema, il prodotto aumenterà dello 0,6 per cento nel 2024 (dello 0,8 escludendo la correzione per le giornate lavorative), dello 0,9 nel 2025 e dell’1,1 nel 2026". È quanto scrive Bankitalia nel Bollettino economico di luglio, evidenziando che il Pil "è stato sostenuto ancora dai servizi, in particolare del turismo, che beneficia del buon andamento della spesa dei viaggiatori stranieri. Per contro l’attività si è ridotta nelle costruzioni e nella manifattura. Dal lato della domanda, all’ulteriore espansione delle esportazioni e alle indicazioni positive sui consumi si associa un quadro meno favorevole per gli investimenti". "L’occupazione – sottolinea inoltre Bankitalia - ha continuato ad aumentare nei mesi primaverili: a fronte di una partecipazione al mercato del lavoro stabile su livelli superiori a quelli osservati prima della pandemia, il tasso di disoccupazione è ulteriormente sceso, avvicinandosi a quello medio dell’area. La crescita del costo del lavoro nel settore privato non agricolo si è rafforzata nei mesi recenti, sospinta dai rinnovi contrattuali nel comparto dei servizi e dai pagamenti previsti dagli accordi già in vigore". "Negli ultimi mesi – si legge ancora nel bollettino - l’inflazione complessiva è rimasta su valori bassi e la componente di fondo si è ridotta lievemente. La disinflazione si è confermata più lenta per i servizi, per effetto sia delle componenti i cui listini si adeguano con ritardo all’andamento dell’indice generale, sia delle voci connesse con il turismo, per le quali la domanda resta elevata. Secondo le imprese l’inflazione al consumo si manterrebbe al di sotto del 2 per cento nel breve e nel medio termine. Nelle nostre proiezioni l’inflazione al consumo si collocherà su valori contenuti, all’1,1 per cento quest’anno e a poco più dell’1,5 nella media del biennio 2025-26".  Anche la congiuntura flash del Centro studi Confindustria parla di "crescita lenta", rilevando che "nel 2° trimestre 2024 i servizi hanno frenato pur restando in crescita, l’industria prosegue il calo (nonostante il recupero di maggio)".  (Roc)

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