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Al via il progetto Brigantine per la conservazione della biodiversità del mare Adriatico

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Al via il progetto Brigantine per la conservazione della biodiversità del mare Adriatico

Zagabria - Ha preso il via un progetto per la conservazione e la salvaguardia della biodiversità del mare Adriatico, nello specifico attraverso il monitoraggio delle alghe e delle praterie di piante marine, ecosistemi fragili che svolgono un ruolo chiave da salvaguardare. È il progetto Brigantine, iniziato il 19 giugno a Udine con il primo meeting fra tutti i partner del consorzio, composto da cinque università e centri di ricerca tra Italia e Croazia: Università di Udine (capofila), Università Politecnica delle Marche, il consorzio Corila per il coordinamento delle attività di ricerca relative al sistema lagunare di Venezia, l’Istituto di ricerca Ruđer Bošković di Rovigno e l'Università di Zagabria. L’obiettivo è quello di aumentare la conoscenza sulla distribuzione e sullo stato di salute delle foreste algali e delle praterie di piante marine implementando un natante marino con fotocamere, telecamere e sensori per il monitoraggio visivo della distribuzione delle praterie sommerse e la misura dei parametri chimico fisici e di contaminanti nella colonna d’acqua. I dati raccolti andranno ad arricchire un data hub per la modellizzazione della distribuzione delle alghe e praterie marine, con lo scopo di semplificare le attività di monitoraggio per una gestione locale più efficiente delle risorse ecosistemiche. È un progetto altamente multidisciplinare che, per Univpm vede coinvolto il Dipartimento di Scienze della Vita e dell’Ambiente – DISVA con un team di docenti di chimica analitica - la professoresse Anna Annibaldi (Project Manager), Cristina Truzzi e Silvia Illuminati, e di botanica marina – i professori Fabio Rindi e Stefano Accoroni (Communication Manager). Univpm sarà coinvolta in tutte le attività tematiche del progetto dal monitoraggio delle foreste algali e praterie marine alla messa a punto dei sensori e dell’assemblaggio degli stessi sul drone marino. (9colonne)


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