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direttore Paolo Pagliaro

QUANDO LO YOGA
SI FA IN SARDO

QUANDO LO YOGA <BR> SI FA IN SARDO

Nella cornice di Putzu Idu, sul lungomare di San Vero Milis, nell’oristanese, si è tenuta la prima lezione di yoga interamente in sardo, sotto l’egida dell’Assemblea Natzionale Sarda, associazione culturale che organizza diversi eventi per promuovere la lingua dell’isola. A renderla possibile Laura Salaris, esperta linguista, attivista e profonda conoscitrice delle tecniche di rilassamento orientali, nonché maestra di yoga, la quale ha tradotto in lingua sarda la complessa terminologia che ruota intorno a questa pratica. L’evento ha avuto l’obiettivo di portare il sardo nelle pratiche quotidiane, anche in registri linguistici diversi dal solito, utilizzando lo yoga come strumento di integrazione linguistica.

“A Santu Eru si è potuto respirare in sardo, seguire il ritmo e le richieste del corpo senza tralasciare la consapevolezza del rapporto che intercorre tra l’uomo e la Terra, permettendo di ritornare alle radici, all’Io più profondo, e grazie alla lingua alla nostra identità di sardi” come si legge in una nota. “L’impiego del sardo nei contesti sperimentali è oggi più che mai un tema che merita di ricevere attenzione, perché ne promuove l’utilizzo, la diffusione, elimina i pregiudizi sulla sua arcaicità e le barriere, perché consente a tutte le persone di sentirsi connesse a questi contesti senza discriminazione”. (15 lug - red)

(© 9Colonne - citare la fonte)