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direttore Paolo Pagliaro

1.2 MLD PER BAGNOLI
IL PIANO DI MELONI

 1.2 MLD PER BAGNOLI <br> IL PIANO DI MELONI

Più di un miliardo di euro, per l'esattezza 1,2, per la realizzazione degli interventi inseriti nel programma di risanamento ambientale e rigenerazione urbana del comprensorio di Bagnoli-Coroglio: è quanto impegna il governo il protocollo di intesa siglato oggi con il Commissario straordinario Gaetano Manfredi. Una giornata che la premier Giorgia Meloni, da Napoli, ha definito "importante" perché "tutti i tentativi di riqualificazione in oltre 30 anni non hanno ottenuto i risultati sperati" nell'area industriale di Bagnoli - "Capisco chi parla di passerelle qui fuori, penso siano dei centri sociali ma se anche fossero comitati di cittadini lo capirei, perché qui molte promesse sono state tradite, ma dateci la fiducia per dimostrarvi che le cose possano veramente cambiare". Secondo Meloni "in questi anni sono mancate le risorse perché il commissariamento potesse funzionare e noi intendiamo intervenire: ci siamo occupati di individuare le risorse necessarie".  Risorse che come detto ammonteranno a un miliardo 218 milioni, presi dal Fondo di Coesione, "con la sottoscrizione di un protocollo che indica una precisa tabella di marcia: oggi il governo mette la faccia su un problema annoso, ma la politica deve sfidare se stessa sugli obiettivi difficili".

Su Bagnoli, spiega la Premier, è previsto un complesso di interventi entro il 2031 con un indotto di 10mila unità tra lavoratori diretti e indiretti. "Nelle prossime settimane, dopo le bonifiche dell'amianto, partiranno i cantieri per la messa a terra dei primi interventi: la sfida è trasformare un'area inquinata e abbandonata in un moderno polo turistico, balneare, commerciale che sia all'altezza di Napoli e della Campania. È un progetto strategico che abbiamo potuto realizzare grazie alle politiche di coesione di questo governo, che punta a utilizzare tutte le risorse che servono a combattere i divari tra i territori". Non solo Bagnoli, però: Meloni approfitta per dare "un'altra buona notizia" e cioè, la proroga di Decontribuzione Sud, acclamata in maniera bipartisan e accordata dalla Commissione europea: lavoriamo per farla diventare strutturale, il ministro Fitto è già al lavoro con la Commissione e sono fiduciosa". Insieme alla Zes unica e al credito d'imposta, "aiutano a investire nel Mezzogiorno e a sviluppare il Mezzogiorno, a garantire una crescita e lo sviluppo di reti, perché il Sud ha bisogno di poter competere ad armi pari".

(PO / Sis)

 

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