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direttore Paolo Pagliaro

ASSEGNO DI INCLUSIONE,
AL VIA PAGAMENTI

ASSEGNO DI INCLUSIONE, <BR> AL VIA PAGAMENTI

Da oggi scatta l’erogazione dell’assegno di inclusione (ADI) - misura di sostegno economico e sociale che dal 2024 sostituisce il reddito di cittadinanza - per i beneficiari che hanno presentato domanda e aderito al Patto di attivazione digitale (PAD) a giugno mentre chi ha inoltrano la domanda a luglio dovrà attendere il 16 agosto. I cosiddetti rinnovi vengono invece erogati il 27 luglio. A differenza del reddito di cittadinanza, che richiedeva ai beneficiari di spendere i fondi entro il mese successivo all’accredito per evitare decurtazioni, l’Assegno di inclusione non impone una scadenza per l’utilizzo delle rate mensili ma la cosiddetta Carta di inclusione, una carta prepagata emessa da PostePay, impone restrizioni sui prelievi di contante e permette di effettuare pagamenti diretti ma non può essere utilizzata per effettuare acquisti online ed all’estero e per acquistare prodotti alcolici, armi, materiali pornografici e servizi per adulti, acquisti in club privati e gallerie d’arte, giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità, giochi pirotecnici, sigarette, anche elettroniche, e derivati del fumo, acquisto e noleggio di imbarcazioni e servizi portuali, servizi finanziari , creditizi ed assicurativi ed articoli di pellicceria e gioielleria. I beneficiari della misura possono controllare il saldo sull'apposita carta di inclusione accedendo con le proprie credenziali al portale Siisl, oppure tramite sms ed e-mail inviati dell'Inps; presso gli ATM Postamat, inserendo la carta e digitando il pin;     rivolgendosi agli sportelli di Poste Italiane; tramite il servizio di lettura telefonica disponibile al numero verde 800.666.888 da telefono fisso o al numero 06.4526.6888 da cellulare o dall’estero.

L’ADI è riconosciuto, a richiesta di uno dei componenti del nucleo familiare, a garanzia delle necessità di inclusione dei nuclei familiari con componenti con disabilità, nonché dei componenti minorenni o con almeno 60 anni di età o dei componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. Il richiedente, al momento della presentazione della domanda, deve essere residente in Italia da almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo. Il nucleo familiare del richiedente deve possedere i seguenti requisiti economici:

    un valore dell’ISEE, in corso di validità non superiore a 9.360 euro; un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6.000 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ADI; un patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, come definito ai fini ISEE diverso dalla casa di abitazione di valore ai fini dell’imposta municipale propria (IMU) non superiore a 150.000 euro, non superiore a 30.000 euro; un patrimonio mobiliare (ad esempio depositi, conti correnti, ecc.) come definito ai fini ISEE non superiore a    6.000 euro per i nuclei composti da un solo componente;  8.000 euro per i nuclei composti da due componenti; 10.000 euro per i nuclei composti da tre o più componenti (soglia aumentata di 1.000 euro per ogni figlio a partire dal terzo). Questi massimali sono incrementati di:        5.000 euro per ogni componente con disabilità;  7.500 euro per ogni componente presente nel nucleo in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza, come definita ai fini ISEE;     non avere nel nucleo familiare alcun componente intestatario a qualunque titolo o nella piena disponibilità di: autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati per la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta, esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale per le persone con disabilità; navi o imbarcazioni da diporto ed aeromobili di qualsiasi genere. (16 lug – red)

 

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