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GENTILONI: OCCIDENTE
MAI STATO COSI’ FRAGILE

GENTILONI: OCCIDENTE <BR> MAI STATO COSI’ FRAGILE

“Un evento drammatico. Per un soffio quell’attentato non è riuscito. Provo angoscia. Perché se in pubblico si nota per la prima volta da tempo uno spirito unitario sui social invece è un proliferare di falsità, minacce, linguaggi estremi”. Così Paolo Gentiloni, commissario europeo per gli affari economici e monetari, in una intervista a La Repubblica, commentando l’attentato a Donald Trump. E sottolinea che il voto di giovedì per la rielezione alla presidenza della Commissione europea di Ursula von der Leyen (“Kissinger per parlare con l’Ue saprebbe a chi telefonare”) “è il più importante nella storia del Parlamento europeo”, “perché confermerà che i sovranismi non hanno vinto e resteranno fuori dal centro di comando dell’Unione”, “il mondo non è mai stato così instabile e l’Occidente non è mai stato così fragile e esposto. L’attentato è stato un amplificatore di questa fragilità. Anche per questo serve un Ue forte”, “non ci sono piani B. L’obiettivo è chiarissimo: dare un segnale di fermezza e stabilità”. “Sono stati compiuti enormi passi avanti nel processo di integrazione in questi cinque anni – prosegue l’ex premier -. Il mondo, però, cambia a velocità maggiore. E se l’Ue si fermasse, allora si rischierebbe una crisi”, “il sovranismo vuole disgregare l’Ue, non guidarla”.

. Invita quindi a lavorare per “una politica basata sulle idee e sul dialogo, non sull’aggressione verbale. Se entriamo nella logica delle reciproche accuse, su chi ha armato la mano dell’attentatore, si alimenta il clima che dobbiamo al contrario combattere. Vale anche per l’Europa, dove da Robert Fico alla Germania, ci sono episodi di violenza politica”. Però soprattutto a destra, ad esempio Salvini, ha usato questo argomento…. “Argomento sbagliato, a destra e a sinistra”. Su Von der Leyen il Pd voterà a favore. Questo voto può essere la piattaforma su cui costruire l’alternativa in Italia? “Il Pd è la componente maggiore di S&D. Esiste un accordo complessivo che ha portato anche all’elezione del socialista portoghese Costa alla presidenza del consiglio europeo. Non lo declinerei troppo in chiave italiana. In questo contesto globale di incertezza e fragilità serve in primo luogo una Commissione europea forte e stabile”. Considerando anche che “non possiamo ignorare il rischio che in Usa prevalgano posizioni che da un lato ridimensionano l’impegno nell’Alleanza Atlantica e dall’altro rendano ancora più complicata la competizione sotto il profilo commerciale, delle tariffe e dei dazi”. (16 lug - red)

 

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