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direttore Paolo Pagliaro

DL LISTE D’ATTESA IN AULA
CON TESTO NON BLINDATO

DL LISTE D’ATTESA IN AULA <br> CON TESTO NON BLINDATO

Il governo non porrà la questione di fiducia sul decreto sulle liste d’attesa, che domani alle 17 approderà in aula al Senato per la discussione. In conferenza dei capigruppo infatti è stato trovato un accordo per la presentazione da parte delle opposizioni di pochi emendamenti mirati, su un testo sul quale, dopo i forti rilievi presentati dalle regioni, era divenuto inevitabile dover intervenire per rimettere mano. Il voto finale dovrebbe poi arrivare nella giornata di giovedì. E’ giunto al mittente dunque l’appello del Partito democratico che questa mattina, con il capogruppo Francesco Boccia, aveva intimato al governo: “Non pensino di mettere la fiducia, perché sarebbe una fiducia sulla Lega”. Un concetto poi ripreso anche dalla segreteria Elly Schlen, affacciatasi oggi in Senato per una conferenza stampa proprio sulle liste d’attesa, che aveva rimarcato il dietrofront del Carroccio, con la proposta di cancellazione di una parte del testo proprio in seguito alle remore della Conferenza delle Regioni. “Non c’è nessuna convergenza con la Lega ovviamente – aveva detto Schlein –ma se hanno capito che è stato un errore affossare la nostra proposta spero possano provare a convincere gli altri”.

Di certo, secondo la leader Pd, “Tutto questo casino non ci sarebbe stato se avessero accettato la nostra proposta, portando la spesa sanitaria al 7,5 per cento del Pil di media europea e sbloccando il tetto di spesa messo da un governo di cui Giorgia Meloni faceva già parte. Serve un piano straordinario di assunzioni”. Intanto il testo che domani arriverà in aula sarà già diverso da quello contestato da opposizioni e regioni: non ci sarà più infatti il controllo diretto da parte dello Stato  sulla piattaforma nazionale delle liste di attesa, bensì il controllo sarà svolto direttamente dalle regioni tramite il Ruas, il responsabile del rispetto dei criteri di efficienza nella erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie.  

(Sis)

 

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