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direttore Paolo Pagliaro

CUNNINGHAM (PULITZER):
RISCHIO GUERRA CIVILE

CUNNINGHAM (PULITZER): <BR> RISCHIO GUERRA CIVILE

 “Altri quattro anni di Trump sarebbero terribili, non solo per l’America: per il mondo intero, per l’emergenza climatica, per l’Ucraina, insomma la lista è lunga”. Lo afferma Michael Cunningham, vincitore del Pulitzer nel 1999 con Le ore, in una intervista al Corriere della Sera. Dove sbagliano i democratici? “Nell’aspettare troppo a chiedere seriamente a Biden di farsi da parte”, “deve ritirarsi, mi dispiace dirlo. Ha fatto un buon lavoro (per la maggior parte) in questi quattro anni, anche se dovremmo parlare della sua posizione su Israele e Palestina. Non è certo uno psicopatico narcisista, ma ha commesso troppi errori in pubblico che lo hanno reso, agli occhi di tanti elettori, troppo vecchio per questo. Però i media americani si concentrano quasi esclusivamente sulle sue gaffe, ignorando praticamente le infinite bugie di Trump. Per non parlare del fatto che Trump ha solo tre anni meno di Biden. Ma le immagini si sono radicate nella mente: Biden che chiama Trump la sua vice Kamala Harris; Trump che alza i pugni e grida Fight fight fight ! Di certo gli elettori americani non sono gli unici a votare sulla base dell’immagine”. Qual è l’alternativa? “Sono sempre stato un fan di Pete Buttigieg. Penso che sarebbe un ottimo presidente. Poi ci sono nomi come Chuck Schumer, Gavin Newsom. Il vero problema è che non c’è un Barack Obama da estrarre all’ultimo minuto dal cilindro. Non c’è nessuno così carismatico. Se fossimo in un fumetto sarebbe il momento in cui pregare che arrivi un supereroe a salvarci. Ma siamo nella realtà e probabilmente toccherà a Kamala Harris, sperando che si illumini un po’ e riesca a gestire la situazione. Mi stupisce sempre il numero di americani che non la amano. D’accordo, non ha fatto molto, ma nessun vicepresidente fa mai molto. E se parliamo del motivo per cui è così impopolare, non dovremmo ignorare il razzismo e la misoginia”. Il pericolo di una guerra civile è fantascienza? “Dopo gli scontri nella capitale del 6 gennaio 2021, non vedo come una persona di buon senso possa scartare la prospettiva di una guerra civile. Oltretutto Trump non si impegna ad accettare i risultati delle prossime elezioni, se dovesse perdere. Per me è uno degli aspetti più spaventosi in questo momento: se vince, ci saranno altri quattro anni di Trump. Se perde... non direi che la guerra civile è inevitabile, ma sarà dura”. (redm)

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