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Assocamerestero incontra le Ccie di Zurigo, Monaco e Marsiglia

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Assocamerestero incontra le Ccie di Zurigo, Monaco e Marsiglia

Una delegazione di Assocamerestero ha visitato le sedi della Camera di commercio italiana per la Svizzera e ha incontrato a Zurigo anche i segretari generali delle Camere di commercio italiane di Monaco e Marsiglia. L’obiettivo della due giorni è stato l’avvio di un dialogo diretto con l’Associazione per una full immersion di operatività, gestione e attività specifiche che accomunano le Ccie con strutture e fatturati importanti per fornire all’associazione elementi di valutazione dell’attività camerale e valorizzarla al meglio presso gli stakeholder italiani. “Ringrazio la Camera di commercio italiana per la Svizzera perché, con questo primo incontro, ha inaugurato un nuovo modo di collaborare e di pianificare le attività con i colleghi camerali. Fino a ieri, c’erano due canali
diversi: da una parte le Camere che dialogavano tra di loro e dall’altra l’Associazione che segnava il percorso e impartiva le regole - ha specificato Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero - La nostra presenza a Zurigo segna un cambio di rotta: la volontà delle Camere di dialogare direttamente con l’Associazione e quella dell’Associazione di lavorare fianco a fianco con le Camere. Sono stati due giorni molto fruttuosi durante i quali siamo finalmente riusciti a ragionare, senza pregiudizi, sui punti di debolezza della rete, sugli ambiti di miglioramento, sui temi nei quali è necessario intervenire, ma abbiamo anche dato contenuti alle attività che dobbiamo necessariamente mettere in cantiere in una fase di profonda trasformazione della rete”. La visita della delegazione si è tenuta l’11 e il 12 luglio scorsi, voluta dal presidente e dal segretario generale
della Ccie di Zurigo e ha coinvolto attivamente parte dello staff della Camera (formata da 19 collaboratori), Domenico Mauriello, segretario generale di Assocamerestero, Michele Torre, responsabile orientamento strategico e modelli di business di Assocamerestero, il segretario generale della Camera di commercio italo-tedesca e rappresentante dei segretari generali delle Ccie, Alessandro Marino, e la segretario generale della Camera di commercio italiana per la Francia a Marsiglia, Antonella Donadio. “Volevamo coinvolgere attivamente Assocamerestero per farle percepire la nostra operatività, anche attraverso l’incontro con alcuni nostri soci, con il nostro staff, con la realtà che ci circonda e con la quale ci confrontiamo quotidianamente. Abbiamo mostrato alla delegazione in che modo ci muoviamo sul mercato elvetico, in che modo investiamo le risorse generate ma anche come generiamo valore aggiunto sul territorio a vantaggio dell’export e del business italiani - spiega Fabrizio Macrì, segretario generale della Camera di commercio italiana in Svizzera - Abbiamo scelto Zurigo perché la nostra è una Camera storica radicata al centro dell’Europa e il coinvolgimento delle Ccie di Monaco e Marsiglia è stato quasi naturale: siamo tre Camere strutturate che si muovono in modo molto simile. Questa due giorni di incontri ci ha dato modo di avviare un dialogo costruttivo con Roma, di mettere a fattore comune buone pratiche e prospettive, ma anche di evidenziare le difficoltà che incontrano le camere più grandi così come l’importanza della formazione del personale, della qualità dei servizi offerti e del radicamento sui mercati in cui operiamo attraverso la nostra base associativa”. Tanti i temi trattati ma tutti hanno portato ad evidenziare come le Ccie, per funzionare, debbano essere radicate sui territori, avere una forte base associativa e investire sule competenze dello staff per raggiungere gli obiettivi coerenti con la missione camerale stessa. “Si tratta di momenti significativi perché ci offrono input strategici e scenari utili alla condivisione dell’operatività svolta su filiere e settori comuni” ha spiegato Antonella Donadio, segretario generale della Camera di commercio italiana per la Francia di Marsiglia. “È stato interessante mettere sul tavolo i nostri punti di vista e ragionare sui possibili sviluppi della rete delle Ccie: dobbiamo tener presente che siamo espressione della business Community internazionale e quindi il modo in cui ci presentiamo e operiamo sui mercati esteri è anche un tema identitario; anche dalla bontà e qualità delle nostre azioni dipende la reputazione del paese”. “Confrontarci tra Camere con strutture simili, attive su mercati contigui, ci ha dato modo di generare anche una comune visione di organizzazione, sviluppo e implementazione delle attività. Il nostro obiettivo è rendere le nostre Ccie sempre più competitive ed efficienti per consolidarle come punto di riferimento qualificato e rappresentativo per le imprese italiane a supporto dell’export made in Italy, così come per l’attrazione di investimenti e per altre funzioni che incarniamo” ha specificato Alessandro Marino, segretario generale della Camera di commercio italo-tedesca e rappresentante dei segretari generali delle Ccie. (9colonne)


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