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SCHLEIN: BASTA TENERE
LA LIGURIA AGLI ARRESTI

SCHLEIN: BASTA TENERE <BR>  LA LIGURIA AGLI ARRESTI

“Dinanzi ad accuse così gravi e a misure cautelari confermate poco tempo fa come i domiciliari, Toti si sarebbe già dovuto dimettere. In questo modo tiene anche la regione ai domiciliari. Non si può bloccare la Liguria per il tempo che servirà all'inchiesta, perché c'è una gigantesca questione di opportunità politica. E se la politica non è di esempio, abdica al suo ruolo. Questa situazione getta nell'incertezza le categorie economiche e rallenta cantieri e prospettive di sviluppo. La Liguria non merita tutto ciò”. Lo afferma, in una intervista a La Stampa, la segretaria nazionale del Pd, Elly Schlein, che oggi sarà a Genova per partecipare alla manifestazione "Liguria, diritto al futuro" in piazza De Ferrari, dove si affaccia il palazzo della Regione che da oltre due mesi non ospita più il presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari dal 7 maggio con l'accusa di corruzione. La leader dem replica all'affondo del ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nei confronti dei giudici del riesame che hanno confermato i domiciliari a Toti: “Purtroppo non è la prima di quel ministro e di altri esponenti del governo. Vedo un terrificante doppiopesismo di questa destra e della presidente Meloni. Quando un'inchiesta su fatti gravi non ha neanche sfiorato il presidente della Puglia, Telemeloni non ha parlato d'altro per settimane. In Liguria c'è un presidente arrestato da due mesi e i ministri fanno gli avvocati d'ufficio e attaccano la magistratura.

Per i fatti di Bari, che la destra ha brutalmente politicizzato, si sono scomodate le richieste di commissioni. Invece a Venezia, per indagini gravi che coinvolgono giunta e sindaco, non abbiamo sentito neanche una parola”. Schlein accentua il valore di un appuntamento a cui partecipano anche gli alleati: “E’ una piazza aperta, che guarda oltre e vuole allargarsi. Ci saremo io, Conte, Bonelli e Fratoianni, ci sarà una delegazione di Azione e sicuramente di altre forze politiche. Ma quella piazza è rivolta alla società, non tanto o non solo alla politica. Non basta un'alleanza politica per rompere il sistema di potere che ha messo su la destra, ma serve una convergenza con tutte le forze che vogliono sradicarlo. Non conta chi ci sarà sul palco, quanto chi ci sarà insieme a noi. Mettiamo insieme tutte le forze che si oppongono alla destra, che in Liguria ha mostrato una concezione proprietaria delle istituzioni, e che al governo divide il Paese con l'autonomia differenziata, accentra i poteri con il premierato e taglia la sanità pubblica. Come Pd non mettiamo veti ma non abbiamo intenzione di subirne”. E sulla fotografia che la vede abbracciata a Renzi durante la partita tra nazionale cantanti e nazionale politici commenta: “Mi ha fatto un assist, che poi ho ricambiato. Ma purtroppo mi hanno annullato il gol. È stato bello stare insieme, al di là degli schieramenti, per solidarietà. Lo sport unisce”. (18 lug - red)

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