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UE, TAJANI: CON NOSTRO
VOTO EVITATO IL CAOS

UE, TAJANI: CON NOSTRO <BR> VOTO EVITATO IL CAOS

“Se von der Leyen non fosse stata rieletta sarebbe stato il caos, i mercati ci avrebbero punito e i cittadini ne avrebbero pagato il prezzo” e “le piccole questioni nazionali non possono essere barattate con il futuro delle istituzioni comunitarie che rappresentano mezzo miliardo di persone”. Lo afferma il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani in una intervista a La Stampa. Interrogato sul fatto che non sia riuscito a convincere Giorgia Meloni poi risponde: “Ci speravo, è vero, ma Forza Italia è una garanzia sufficiente di europeismo e di atlantismo. Grazie al nostro voto, l'Italia ha rafforzato le istituzioni della Ue in un momento di grande instabilità internazionale. Roberta Metsola al Parlamento europeo e von der Leyen alla Commissione sono due leadership nel segno dei Popolari e le considero una vittoria di Forza Italia”. Ha sentito la premier per chiederle spiegazioni?

“Non ci siamo sentiti e, in ogni caso, non tocca a me entrare nelle scelte di un altro partito. Il voto di Fratelli d'Italia e dei Conservatori è sempre rimasto in bilico; evidentemente il discorso di von der Leyen non li ha convinti, ma hanno usato toni concilianti pur votando contro. Quando dicono di voler continuare ad avere rapporti istituzionali con la Commissione, vuol dire che non hanno chiuso la porta del tutto”. Teme ripercussioni sull'Italia? “Non credo possano esserci pericoli di alcun tipo”, nemmeno sulla scelta del Commissario europeo che ci dovrebbe spettare: “Direi proprio di no. Nel 2019 ricordo che Fidesz, il partito del premier ungherese Viktor Orban, votò a favore di von der Leyen, ma il commissario che aveva proposto venne bocciato dal Parlamento Ue. Ogni voto in Europa è una partita a sé e noi aspiriamo ancora a un portafoglio economico di peso e a un vicepresidente della Commissione”. Il ministro ai Rapporti con l'Ue e al Pnrr, Raffaele Fitto, resta il candidato più forte: “E’ il nome più convincente. Ha le caratteristiche giuste per farlo: grande esperienza europea, un trascorso compatibile con le istituzioni comunitarie ed è apprezzato da tutti. Un esponente dei Conservatori di Meloni, tra l'altro. E loro non sono come l'estrema destra dei Patrioti”. La Lega definisce il voto in Europa un inciucio… “Nessun inciucio. Ne parlano come se fosse un voto per eleggere il presidente del Consiglio italiano, ma è una realtà con meccanismi molto diversi. Bisognerebbe conoscere il funzionamento delle istituzioni europee prima di fare certe valutazioni. E non mi pare che nel programma di von der Leyen ci sia alcun estremismo green. Ci sarà poi una maggioranza di commissari del Partito popolare in commissione, quindi non vedo alcun pericolo. Sono state invece accolte le nostre proposte in tema di agricoltura, di immigrazione, di riduzione della burocrazia e di energia”. E conclude: “Non ci saranno ricadute sul governo, le scelte di ogni partito in Europa non indeboliranno il Governo nazionale. Forza Italia, Fratelli d'Italia e Lega continueranno a lavorare insieme, fino alla fine della legislatura”. (19 lug - red)

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