Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

WWF: STOP ARREMBAGGIO
FONDALI MARINI

WWF: STOP ARREMBAGGIO <BR> FONDALI MARINI

E’ la nuova corsa all’oro: quella per accaparrarsi i minerali nascosti negli abissi oceanici come cobalto, litio, nichel, tutte materie necessarie a produrre apparecchiature elettriche. Purtroppo gli impatti irreversibili di questa nuova frontiera dell’estrazione mineraria – il Deep Sea Mining – vengono segnalati anche da scienziati e economisti che prevedono conseguenze di vasta portata per clima, biodiversità e per le industrie e le comunità che dipendono da un oceano sano. I benefici commerciali di questo tipo di sfruttamento delle risorse sono, infatti, limitati a poche aziende, mentre i rischi e gli impatti profondi sono a carico di una società più ampia e del pianeta in generale. L'oceano profondo è uno dei più grandi serbatoi di carbonio al mondo. Si teme che l'estrazione mineraria in profondità possa peggiorare il cambiamento climatico, liberando il carbonio immagazzinato nei sedimenti o interrompendo i processi che aiutano a trasportarlo e immagazzinarlo. Alcuni studi hanno dimostrato che, anche dopo un'estrazione sperimentale su piccola scala, il ciclo del carbonio nelle profondità marine non si è ripreso dopo 26 anni. La perdita di produzione primaria legata ai danni per l’ecosistema potrebbe influire sulla pesca globale, minacciando la principale fonte di proteine di circa 1 miliardo di persone e il sostentamento di circa 200 milioni di persone, molte delle quali vivono in comunità costiere povere. Se da un lato l'estrazione dai fondali marini profondi a livello industriale è stata valutata tra i 2 e i 20 miliardi di dollari, il rovescio della medaglia è rappresentato dal rischio di sconvolgere un'economia oceanica molto più ampia, valutata circa 1,5-2,4 miliardi di dollari annui. E’ l’allarme lanciato dal WWF in concomitanza della 29esima sessione dell’Assemblea e del Consiglio della International Seabed Authority (ISA) che si tiene dal 15 luglio al 2 agosto a Kingston, Jamaica. In questo incontro i paesi dell’ISA, tra cui l’Italia, discuteranno se il Deep Sea Mining può essere autorizzato in acque internazionali. Il WWF, insieme alla The Deep Sea Conservation Coalition (DSCC), una coalizione di più di 100 ONG, chiede un intervento urgente da parte della comunità internazionale per proteggere i fondali profondi attraverso una moratoria globale su tutte le attività di estrazione dai fondali marini profondi.

(© 9Colonne - citare la fonte)