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direttore Paolo Pagliaro

LA LEGA RITIRERA’ PDL
SUL GENERE FEMMINILE

LA LEGA RITIRERA’ PDL <br>  SUL GENERE FEMMINILE

La proposta di legge che punisce con una multa da 5 a 10mila euro l’uso del genere femminile nei titoli istituzionali e professionali, come “sindaca” o avvocata”, elaborata dal senatore leghista Manfredi Potenti, verrà ritirata: la Lega fa sapere che si trattava “di un’iniziativa del tutto personale” che “i vertici del partito, a partire dal capogruppo al Senato Massimiliano Romeo, non condividono quanto riportato nel Ddl Potenti” il cui testo “non rispecchia in alcun modo la linea della Lega che ne ha già chiesto il ritiro immediato”. L’obiettivo della proposta di legge era quello preservare l’integrità della lingua italiana e prevenire modifiche improprie ai titoli pubblici, ma da ieri aveva suscitato reazioni contrastanti, in molti casi sdegnate da parte delle opposizioni, che l’hanno considerata come un tentativo di limitare la parità di genere e di mantenere una visione tradizionale e maschilista della società. "Vogliono cancellare l’esistenza delle donne dalle professioni, impedendo per legge la declinazione al femminile dei ruoli ricoperti da donne – aveva protestato Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, ma che soprattutto da presidente della Camera si era molto impegnata per l’adozione di un vocabolario istituzionale inclusivo - Con tanto di multa fino a 5000 euro per punire chi, negli atti pubblici, usa correttamente la lingua italiana declinando ruoli e cariche al femminile. Un distillato di stupidità, ignoranza e misoginia. Solo la Lega di Salvini e Vannacci poteva arrivare a tanto". Anche Laura Ravetto, responsabile Lega per le Pari opportunità, butta acqua sul fuoco: “Basterebbe seguire la Treccani”. Aggiungendo però di non eccedere con “le iniziative sulla femminilizzazione a tutti i costi della Boldrini”. (PO / Sis)

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