Roma, 26 dic - Adriano e Ronaldo il derby Inter–Milan non l’hanno giocato. Non erano neppure in panchina ma in Brasile, dove forse resteranno. Adriano, ex promessa dell’Inter, e Ronaldo, ex calciatore dell’Inter e probabilmente quasi ex anche del Milan (la società sta seriamente pensando di cederlo) hanno chiuso così poco dignitosamente un 2007 partito sportivamente sotto i migliori auspici e conclusosi come l’ennesima stagione da buttare. Da fuoriclasse a fuori squadra, il passo è stato molto più breve di quanto si pensasse. Uno strano destino accomuna i due attaccanti: entrambi brasiliani, alla ricerca di riscatto, desiderosi di riconquistare una maglia e l’amore dei tifosi. Entrambi, oggi, ai margini di Inter e Milan e imbarcati sulla tratta Milano–Rio de Jainero, probabilmente con biglietto di sola andata. Perché? Basta un viaggio a ritroso nel tempo. Novembre 2007. Adriano è triste. Partito con la prospettiva di un posto da titolare, le sue azioni scendono vorticosamente in poche giornate. Il brasiliano non gioca e, soprattutto, fa discutere per la sua vita fuori dal campo. Risultato: condizione fisica quantomeno approssimativa e diversi chili di sovrappeso. Tre presenze da titolare, 1 gol. Escluso dalla lista dei giocatori che disputano la Champions League. La dirigenza nerazzurra lo invita, quindi, a trascorrere sei mesi in una clinica di recupero psicofisico, poi si accorda per un prestito al san Paolo sino a fine stagione. Novembre 2007, siamo sempre a Milano. Anche Ronaldo è triste: parte con l’idea di un posto fisso nella formazione tipo e di spaccare il mondo a suon di gol. In realtà si spacca lui, un muscolo, calciando un pallone a un tifoso. E non gioca. Perchè quando prova a riscaldarsi per entrare in campo ha problemi all’adduttore prima, al polpaccio poi. In campionato, 1 presenza, 0 gol. Cerca di recuperare in tempo per il mondiale del club, in Giappone. E quando riesce a scendere sul terreno verde, in realtà, lo fa per riprendere i suoi compagni da bordo campo con la telecamera, mentre alzano la coppa. Risultato: il Milan, alla luce delle continue ricadute, gli anticipa le ferie e lo spedisce in Brasile, per curarsi e tornare a gennaio. Forse. Perchè siamo a fine 2007. Occhio a quei due: Adriano e Ronaldo finalmente insieme, in Brasile. Ma non ancora a giocare anche se ai due piacerebbe restare in patria, dove si gioca il “futbol bailado”, ad andamento lento, più adatto, forse, per le loro attuali caratteristiche. Adriano è già d’accordo con il San Paolo, Ronaldo sta trattando con il Flamengo. Insomma, meglio restare a casa. E a pagare il conto potrebbero essere Moratti, presidente dell’Inter e Berlusconi, patron del Milan. Del resto, a Milano al massimo c’è l’idroscalo, Rio, invece, ha chilometri di spiagge. E così Adriano e Ronaldo, malati di saudade, potrebbero tornare presto a sorridere e a giocare al calcio.
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