Agenzia Giornalistica
direttore Paolo Pagliaro

Il Ferragosto dei credenti
e quello degli altri

Il Ferragosto dei credenti <BR> e quello degli altri

di Vittorino Beifiori

Il 15 di agosto, o Ferragosto, è il giorno in cui tutti gli Italiani sono, o sembrano, d'accordo. Credenti e no. Viene calato improvvisamente come un velo, che fa apparire tutto buono, tutto in ordine. Come è noto tuttavia il velo non cambia la realtà, ma la copre soltanto e può essere addirittura non solo ingannevole ma anche mistificatore. I Cattolici festeggiano l'assunzione in cielo della Madonna in anima e corpo, secondo il dogma proclamato dal papa Pio XII il 1° novembre 1950, anno santo. Il papa avrebbe accelerato la proclamazione del dogma di fede a seguito di una apparizione della Madonna (nell'anno 1947) nella grotta malfamata di Tre Fontane a Roma, mai riconosciuta dalla Chiesa e addirittura respinta da una commissione ecclesiastica all'uopo costituita, a Bruno Cornacchia. Questi, che aveva deciso di uccidere il papa con un pugnale acquistato a Toledo su cui aveva scritto "morte al papa", improvvisamente si era convertito al cattolicesimo. Come é ben spiegato in un articolo del Le Figaro del 14 agosto a firma di Jean Marie Guenois. Ma i Cattolici continueranno a credere in una verità che ha le sue radici nel IV secolo e che, nella consultazione di tutti i Vescovi del mondo promossa da Pio XII prima della proclamazione del dogma, ebbe il consenso del 90 %.
E poi é un po' la speranza di tutti vivere una seconda vita.
I non credenti invece e gli stessi credenti si rifanno anche a Cesare Augusto il quale, per mettere ordine alle feste dei nostri gloriosi antenati, incominciò proprio dalle Feriae Augusti. In Italia è festa a tal punto, che non sono usciti nemmeno i giornali e ci sono state risparmiate le riflessioni di qualche ministro che, pur non avendone il fisico, si atteggia a Napoleone in molti ambiti della complessa società italiana. Questo Ferragosto è stato speciale: la guerra mondiale è vicina, il teatro sarà ancora una volta prevalentemente europeo e mediterraneo. Solo papa Francesco parla di pace breviter et plane. Per poterla raggiungere, spiega, è necessario porre fine alla prevaricazione delle armi, almeno con un iniziale loro silenzio.
Ferragosto, quando è accompagnato da un vicino fine settimana come quest'anno, è anche un insieme di giorni in cui si possono programmare molte cose, alcune che non costano molto, come la lettura di un libro. Da suggerire è un romanzo, uscito in giugno per i tipi della Giunti, dal
titolo ovvio "Chiunque nasce a morte arriva", scritto da Bruno Vitiello, che assicura il potenziale lettore sulla verifica di tutti i dati storici citati. Il costo del libro è di 16,90 euro, per un peso di 688 grammi e un totale di 527 pagine, che si leggono in scioltezza, anche se c'è qualche consecutio temporum claudicante. Chi è un po' pigro può andare diretto al capitolo X, dove scoprirà che di Venerdì Santo papa Leone X, Giovanni de'Medici, mangiava sì di magro, come tutti i bravi cristiani, ma i vassoi erano d'oro e i cristalli dei bicchieri di Boemia, ma soprattutto gli uni ospitavano "prelibate anguille del lago di Bolsena in carpione, murene di Civitavecchia... e filetti di storione", gli altri il pregiato "bianco di Fiano". Del resto il suo motto era: "Godiamo il papato dacché Dio ce l'ha dato". Ma anche: "A Roma c'è una meretrice ogni 10 abitanti in una
popolazione formata per metà da maschi celibi". Soprattutto viene citato il De Ordine del grande dottore della Chiesa Sant’Agostino: "...se tu toglierai le meretrici dal mondo, lo riempirai di sodomia...".

(© 9Colonne - citare la fonte)
IM

Italiani nel mondo

NOVE COLONNE ATG

archivio

NOVE COLONNE ATG / SETTIMANALE

archivio

Turismo delle radici
SFOGLIA il Magazine

GLI ALFIERI DEL MADE IN ITALY

Le eccellenze italiane si raccontano

EDICOLA

Il meglio della stampa italiana all’estero

Logo Edicola

Speciali per l'estero