- Il Console Generale d’Italia a New York, Fabrizio Di Michele, conclude il suo mandato dopo oltre quattro anni e mezzo alla guida del Consolato Generale. In una intervista rilasciata a Elide Vincenti per Il Newyorkese, giornale di riferimento per gli italiani a New York, Di Michele ha fatto un bilancio del lavoro svolto e commentato i progetti che hanno contribuito a rafforzare il legame tra l’Italia e New York. “Da Console Generale spero di lasciare una comunità italiana più coesa e un Consolato percepito come più efficiente, ma anche più vicino e aperto a tutti i connazionali” ha sottolineato Di Michele. Alla domanda “Come è cambiata la comunità italiana in questi anni?” ha risposto: “La trasformazione non è avvenuta solo in questi anni, ma si tratta di un processo che va avanti da oltre due decenni. Mi riferisco all’arrivo a New York di un’élite di italiani che occupa posizioni rilevanti nella ricerca, nel business, nella finanza, nella scienza, nella medicina, nel mondo accademico, museale e culturale. Questo gruppo di italiani – uomini e donne, di tutti i settori – costituisce una risorsa straordinaria per il nostro Paese”. “Il nostro sforzo, in questi anni, è stato quello di intercettare sempre di più questa nuova generazione di “immigrati”, valorizzandone le competenze e mettendole in connessione tra loro, con gli italo-americani, e con il resto di New York. E poi creare occasioni di incontro e di scambio, perché da queste occasioni può nascere solo qualcosa di positivo: come collaborazioni, sinergie, persino contratti” ha continuato Di Michele che ha aggiunto: “Con il mio successore, Giuseppe Pastorelli, che prenderà servizio ai primi di gennaio, sono in contatto da tempo. L’augurio è quello di avere tante energie – quelle che la città ti trasmette ma richiede allo stesso tempo – e tenere sempre i piedi per terra (cosa non scontata a New York). Non ho dubbi che farà un grande lavoro!” ha concluso il Console.
(© 9Colonne - citare la fonte)



amministrazione