Il 6 settembre 1976 il nome di Viktor Ivanovič Belenko diventò di dominio internazionale per un fatto decisamente singolare. Belenko, nato il 15 febbraio 1947, era un pilota sovietico che, mentre si trovava alla guida di un MiG-25, decise di disertare atterrando a Hakodate, in Giappone. Il pilota chiese agli Stati Uniti d’America il riconoscimento dello status di rifugiato politico. Il presidente americano Gerald Ford glielo concesse, offrendogli inoltre un cospicuo compenso che garantì all’ex pilota russo anni avvenire molto confortevoli. Forse perché grazie a lui il governo americano poté visionare, per la prima volta, il famoso velivolo di ricognizione sovietico, traendone numerosi vantaggi. Belenko infatti venne interrogato per ben cinque mesi diventando, successivamente, un vero e proprio consulente.
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