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direttore Paolo Pagliaro

Fotografia, Atena (Sa): quando gli scatti raccontano la Festa

Mostre
Le grandi mostre in programma in Italia e quelle che hanno l'Italia, attraverso i suoi grandi artisti, come protagonista nel mondo. Lo "Speciale mostre" è un viaggio tra capolavori, opere d'avanguardia e sperimentali, pittura e scultura, memoria e identità, storia e filosofia, un tributo all'arte e ai suoi protagonisti e un modo per scoprire quanto di buono fanno le istituzioni nazionali e locali per il nostro patrimonio culturale e di creatività.

Fotografia, Atena (Sa): quando gli scatti raccontano la Festa

Ad Atena Lucana, in provincia di Salerno, “Tara Tara Zum” chiude domani - sabato 7 settembre - con la riapertura della Schifa, l’inaugurazione di due mostre fotografiche dedicate al tema Festa, un DjSet e l’evento culinario dei Piatti Poveri. Si annuncia, infatti, come una giornata ricca di eventi e appuntamenti quella in programma domani, ultimo giorno del macro-evento Tara Tara Zum, organizzato nell’ambito del progetto “Archivio Atena” a regia comunale.  Si parte alle 18 con la riapertura della “Schifa”, un edificio del centro storico, riqualificato con i fondi di Archivio Atena e che all’interno ospiterà un Centro di digitalizzazione dedicato alla fotografia e alla documentazione cartacea, un centro stampa, uno studio di registrazione audio e spazi adibiti a coworking.  Seguirà, all’interno della Schifa, l’inaugurazione della mostra A-A Te-Te Na-Na. Un’indagine visiva sui giorni della festa realizzata dagli 11 studenti e studentesse dell’ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche di Urbino) a conclusione della loro residenza artistica ad Atena. Gli studenti hanno utilizzato la fotografia come strumento per esplorare i segni, le tracce, la superficie e il tempo legati al tema della Festa. I lavori esposti sono il risultato di un'indagine che ha interessato la Festa del Pane (La terra mi tiene), il ballo delle cinte della Festa di S. Ciro, gli spazi contemporanei delle feste, (sale da ballo e sale ricevimento disseminate nel territorio atenese), le acconciature delle signore, delle ragazze e delle bambine che “si fanno belle” per un matrimonio, una serata in discoteca o per una festa di compleanno. Infine, un focus dettagliato è stato dedicato agli oggetti della festa. La mostra è curata da Archivio Atena e ISIA, Alessandro Imbriaco e Luca Capuano con il coordinamento artistico di Mario Cresci e in collaborazione con la Proloco Athena Nova.  Nel pomeriggio del 7 settembre sarà inoltre inaugurata alle 18:00 la Mostra Formastorie di Nunzia Pallante, presso la Chiesa di S. Nicola. La mostra è il risultato del laboratorio di ricamo e cucito per realizzare un lenzuolo collettivo di storie di famiglia, ma ospiterà anche altri lavori di Nunzia Pallante condotti insieme alle signore dell’Officina del cucito di Atena. Nella stessa sera, a partire dalle 20:30, si terrà l’evento culinario “Piatti Poveri” a cura del Comitato Festa e della Parrocchia S. Maria Maggiore. Tara Tara Zum culminerà infine con il Djset delle 22:30, quando gli amici di Fritz di Sala Consilina apriranno le danze con Discoteca Flegrea, un progetto di selezione musicale e turntablism di Francesco Neto Ciliberti. (red)

“PSICHE ALLO SPECCHIO”: A MODENA L’ARTE INCONTRA L’AMORE

La Galleria BPER Banca presenta negli spazi della propria pinacoteca a Modena il progetto espositivo “Psiche allo specchio. Omnia vincit amor”, a cura di Daniela Ferrari. La mostra, visitabile dal 13 settembre al 9 febbraio 2025, apre al pubblico in occasione di Festivalfilosofia (dal 13 al 15 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo), manifestazione di cui BPER Banca è main sponsor, e sviluppa un percorso esplorativo intorno al tema scelto per questa XXIV edizione del festival: “psiche”. L’esposizione si propone come una serie di speculazioni sulla natura dei sentimenti attraverso lo specchio del mito, a dimostrazione di come la narrazione antica abbia indagato l’intero spettro delle emozioni umane. La mostra attinge dal patrimonio custodito nella corporate collection di BPER Banca, particolarmente ricca di opere dedicate al mito, presentando dipinti di Francesco Albani e bottega, Sisto Badalocchio, Jean Boulanger, Lorenzo De Ferrari, Hendrik Frans Van Lint, Lorenzo Pasinelli, Giovanni Battista Paggi e Guido Reni. Il percorso espositivo include, inoltre, prestiti prestigiosi quali le acqueforti e acquetinte di Max Klinger, gli olii su tela di Francois Pascal Simon Gérard e Federico Zandomeneghi, e opere d’arte contemporanea realizzate da Andrea Facco, Omar Galliani e Andrea Mastrovito. Giocando con le parole e i loro significati plurimi, come specchio, anima, soffio, io, e con i simboli dell’iconografia classica, come la farfalla, la mostra sviluppa un racconto polisemico e stratificato che si presta a diversi livelli di lettura, in un viaggio che attraversa le epoche e i linguaggi della storia dell’arte. La mostra “Psiche allo specchio” sarà accompagnata dalla pubblicazione di un catalogo edito da Sagep, contenente il testo della curatrice Daniela Ferrari, il saggio del teorico dell’immagine Andrea Pinotti e le schede a cura di Azzurra Lucia Calò, Nicoletta Colombo, Daniela Ferrari, Serena Ferrari, Alessandro Malinverni, Ilaria Negretti, Lucia Peruzzi, Luciano Rivi e Stefano Roffi. I visitatori potranno richiedere il catalogo con un’offerta libera a partire da 8,00 euro e il ricavato, insieme al contributo diretto di BPER Banca, sarà devoluto a favore della Fondazione Dynamo Camp ETS che focalizza le proprie attività sul diritto alla felicità di bambini e ragazzi affetti da patologie gravi o croniche, disturbi del neurosviluppo o disabilità. Prosegue la collaborazione tra La Galleria BPER Banca e la Onlus Dynamo Campo ETS dopo la mostra “L’incanto del vero. Frammenti di quotidiano nella natura morta tra Sei e Settecento”, tenutasi presso La Galleria BPER Banca nella primavera 2024, il cui catalogo ha consentito di regalare a una famiglia con bambini colpiti da gravi patologie un fine settimana di vacanza e terapia ricreativa presso Dynamo Camp. (gci)

PROROGATA AL 30 SETTEMBRE “THE WATCHER” DI EMANUELE GIANNELLI A PIETRASANTA (LU)

Ha ottenuto un grande successo la rassegna espositiva che ha portato nuovamente Emanuele Giannelli a Pietrasanta (LU). Un importante riconoscimento e gradimento è stato manifestato da parte del pubblico nazionale e internazionale che ha visitato la Piccola Atene negli ultimi due mesi e che ha particolarmente apprezzato le sculture monumentali di Giannelli esposte tra il campanile e la piazzetta del Duomo. “The Watcher”, l’opera inedita che dà il titolo alla mostra, sembrerebbe essere l’erede di “Mr. Arbitrium” in quanto a successo e richieste di esposizione. Importanti Istituzioni nazionali nel vedere la bellezza dell’opera, la sua straordinaria monumentalità e il messaggio che porta con sé, hanno già richiesto a Giannelli di poter esporre “The Watcher” in spazi istituzionali. Così, molto presto, questa figura dotata di un binoculus, un’estensione drammatica dei propri occhi, sarà esposta in altre città. “È un’esposizione che ha raccolto ampio gradimento fra i visitatori nei mesi centrali dell’estate - dichiara il sindaco e assessore alla Cultura e Turismo del Comune di Pietrasanta, Alberto Stefano Giovannetti - e che darà un valore aggiunto anche al mese di settembre, un periodo ancora molto frequentato e ricco di iniziative per Pietrasanta e per la Versilia”. Della mostra, caratterizzata da quattro opere monumentali, “Gravity” dell’altezza di 4 metri, all’interno del campanile, “Totemtooth” (3,30 mt), “Mr. Arbitrium Mirrored”, il doppio della più colossale e universalmente nota scultura di Giannelli e “The Watcher”, è stata curata particolarmente l’illuminazione, con un gioco di luci e ombre teatrale e suggestivo molto apprezzato dal pubblico. Sicuramente le opere di Giannelli, unico artista a lavorare sistematicamente sull’uomo contemporaneo immerso nel suo mondo fatto di astrazione tecnologica e sociale, hanno sul pubblico un impatto immediato, deciso, e la dimostrazione di questo è l’altissimo numero di “selfie”, “condivisioni” e “like” con cui i visitatori della mostra affollano i social, evidentemente riconoscendo all’artista la capacità di compenetrare il proprio tempo attraverso le sue figure sbalorditive. “Trattandosi di una mostra il cui allestimento è molto raccolto ho provato una particolare soddisfazione nel vedere come le quattro opere che la compongono funzionano molto bene insieme. Lo spazio che le accoglie, tra i più belli e suggestivi di tutta la città di Pietrasanta - dichiara Emanuele Giannelli - ha donato alle opere effetti visivi di grande impatto, e mi riferisco in particolare a Totem Tooth che qui è una scultura che funziona molto bene: che piace al pubblico per come è illuminata, ma piace anche all’artista perché lo spazio – architettonico o urbano, in questo caso entrambi – in cui si inserisce rende completa la narrazione dell’opera. Ringrazio il Comune di Pietrasanta, in particolare il Sindaco Giovannetti, per aver voluto estendere la mostra per tutto il mese di settembre”. Come per la prima parte, la mostra è gratuita, le opere nella piazzetta sono sempre visibili e l’illuminazione notturna rende lo spazio e le opere particolarmente suggestivi. La mostra è resa possibile grazie al Comune di Pietrasanta, alla Galleria d'Arte Enrico Paoli e allo sponsor PiùMe. (gci)

L’ARTE DI FILIPPO TINCOLINI CONQUISTA CAPRI

L’arte di Filippo Tincolini è finalmente “atterrata” a Capri con le sembianze di un astronauta di oltre quattro metri installato nella celebre “Piazzetta”, fino al 30 settembre. Lo “Spaceman Shine” in resina colore light blu “fluo”, è stato incoronato “re dell’isola” e sarà sicuramente il personaggio più fotografato a Capri in questa estate 2024. L’installazione è un invito alle persone ad approfondire l’arte di Filippo Tincolini nella galleria Liquid Art System, sempre a Capri. In mostra, oltre ad altri esemplari di “Spaceman” in varie misure e colori, anche opere in marmo della serie “Flowered Soul” e della serie “Ancient Gods”. (gci)

PROROGATA FINO AL 2 MARZO 2025 “LEGACY” DI GABRIELE MICALIZZI

È stata prorogata fino al 2 marzo 2025, nelle Sale dell’Affresco del Museo di Santa Giulia a Brescia, “Legacy. Materia-Storia-Identità”, la mostra che propone un viaggio emozionante nell’universo visivo di Gabriele Micalizzi (Milano, 1984), uno dei più importanti reporter di guerra degli ultimi anni, tra i fondatori del collettivo Cesura, ma anche autore di scatti di tema umanitario, sociale e artistico. La rassegna, uno degli appuntamenti più attesi della VII edizione del Brescia Photo Festival, (promosso da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con il Ma.Co.f - Centro della Fotografia Italiana e quest’anno declinato attorno al titolo “Testimoni”), presenta 50 immagini, alcune inedite, che consentono ai visitatori di conoscere il linguaggio espressivo di Micalizzi e il suo interesse per tecniche poco convenzionali, svelando aspetti sperimentali e meno noti del suo lavoro. L’esposizione è realizzata con la fondamentale collaborazione di Freccianera Fratelli Berlucchi, Main Partner dell’iniziativa, che ha inoltre voluto mettere a disposizione per il progetto gli spazi espositivi della sua cantina a Borgonato di Corte Franca (BS), per accogliere una vera e propria side-exhibition del fotografo, dal titolo “LEGACY 2 I TESTIMONI”, anch’essa prorogata fino al 2 marzo 2025. La personale si accompagnerà, dal 24 settembre al 2 marzo 2025, alla retrospettiva di Massimo Sestini, ospitata dal Museo di Santa Giulia, dal titolo “Zenit della fotografia”, che racconta la trasformazione del nostro Paese attraverso lo sguardo di un assoluto protagonista della fotografia italiana. Il progetto, per la prima volta in un grande museo pubblico, presenta una selezione di immagini capaci di raccontare oltre quarant’anni di carriera del vincitore del World Press Photo Award 2015 nella categoria General News, con particolare attenzione ai temi a lui cari, come l’immigrazione e i principali episodi della storia italiana contemporanea: la strage di Capaci, il naufragio della Costa Concordia, il terremoto dell’Aquila, la tragedia della Moby Prince, il funerale di Giovanni Paolo II, il funerale di Benedetto XVI e molto altro. Al visitatore sarà quindi consentito di affrontare un inedito accostamento a due differenti approcci al photo reportage: quello di Sestini, dall’alto, zenitale, con le funamboliche imprese aeree che lo hanno reso noto nel mondo; quello di Micalizzi, dall’interno, con lo spirito partecipativo di chi vive anche sulla propria pelle, il conflitto bellico. La mostra, che conserva in Santa Giulia la sua sede principale, sarà completata da dieci scatti ospitati presso la Cantina Freccianera Fratelli Berlucchi - che si conferma anche in questo caso Main Partner dell’esposizione - con apertura il prossimo 22 ottobre. (gci)

FINO AL 30 SETTEMBRE LE ESPOSIZIONI DEL RAGUSA FOTO FESTIVAL

Il 30 agosto scorso, all’interno del Giardino Ibleo, è stata inaugurata la dodicesima edizione di Ragusa Foto Festival, prima manifestazione internazionale siciliana dedicata ai diversi linguaggi della fotografia contemporanea e alla valorizzazione dei giovani talenti. Il borgo barocco è lo scenario dell’edizione 2024 dal titolo “Prendersi una pausa”, diretta da Stefania Paxhia, giornalista e fondatrice, e dal direttore artistico Massimo Siragusa, fotografo e docente allo IED di Roma, con la collaborazione del comitato scientifico e di una rete di partner culturali locali e nazionali. Fino al 30 settembre 2024 saranno in mostra in quattro splendide location (Palazzo Cosentini, Palazzo La Rocca, la chiesa sconsacrata di San Vincenzo Ferreri e l’interno del Giardino Ibleo) i lavori che evocano il tema di quest’anno, che è una riflessione sul bisogno urgente di prendere consapevolezza del proprio tempo. La Sicilia è protagonista della ricerca artistica della dodicesima edizione con diverse opere in mostra che rappresentano alcune interpretazioni visive del concetto di “pausa” ambientate al Sud e in Sicilia. “Dormire, forse sognare” di Ferdinando Scianna di Bagheria, primo fotografo italiano a far parte della prestigiosa agenzia Magnum Photos, il cui file rouge è il momento intimo e universale del dormire, è in mostra a Palazzo La Rocca. Il lavoro inedito di Mario Cresci, realizzato in residenza d’artista a giugno scorso a Ragusa, in mostra a Palazzo Garofalo, nel centro storico di Ragusa Superiore, è frutto della sua interazione con il territorio ibleo e con le preziose cartografie della Sicilia, testimonianza della lettura geopolitica dell’Isola tra il Cinquecento e l’Ottocento, raccolte nella prestigiosa Collezione della Fondazione ‘Cesare e Doris Zipelli’ della Banca Agricola Popolare di Ragusa. La Sicilia è protagonista di altri due lavori inediti: “Sicilia”, progetto appena realizzato, è di Loredana Nemes, artista rumena che vive a Berlino, sul legame tra gli alberi e l’uomo, voluto da Fondazione Sylva che si occupa di sviluppo locale attraverso la riforestazione e la creazione di progetti di sensibilizzazione sui temi ambientali; e infine “Stadi di Sicilia”, lungo lavoro di Umberto Coa, fotografo documentarista, realizzato con il contributo del giornalista Massimiliano Macaluso, per documentare la realtà sociale e culturale dell’Isola attraverso la mappatura dei piccoli campi di calcio. Entrambe le mostre sono allestite a Palazzo Cosentini. Altro lavoro ispirato alla cultura del tempo libero al Sud è quello di Antonio Biasiucci e Mimmo Paladino dedicato al gioco della Tombola, che permette di ammirare l’opera di due grandi autori contemporanei, tra i più interessanti e innovativi del nostro tempo, che interpretano il senso di un gioco antico, quello della cabala del nostro tempo. Completano il programma di mostre: le opere di Angelo Raffaele Turetta tra i fotografi di scena più apprezzati in Italia che mette in mostra il mondo del cinema con uno sguardo surreale; Simona Ghizzoni, artista visiva e regista di talento, che partendo da un vissuto intimo, a Palazzo Cosentini, racconta del suo isolamento voluto per una riflessione sul proprio essere e per il desiderio di pensare un futuro nuovo; la mostra dedicata all’Editoria Indipendente a Palazzo La Rocca con 25 Case Editrici, che offrono uno spaccato della loro produzione contemporanea. Anche Viola Pantano, giovane artista performer espone a Palazzo La Rocca. Le immagini inedite di Luca Campigotto, fotografo veneziano che porta in giro per il mondo il suo concetto di “viaggio fotografico”, sono esposte per immaginare una tregua e un equilibrio possibile nella relazione tra uomo e natura. Così come la sequenza distopica di immagini di Marco Zanta, fotografo d’architettura pluripremiato, esposta a Palazzo La Rocca. In programma, anche le mostre relative al Miglior Portfolio 2023 di Alessandro Cristofoletti, e alle due menzioni, Ciro Battiloro e Claire Power. (gci)

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