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Turismo delle Radici, all’Expo Prado l'Italia punta su ITALEA

Turismo delle Radici, all’Expo Prado l'Italia punta su ITALEA

Per promuovere il Turismo delle Radici Italea ha fatto tappa a Montevideo, in occasione di Expo Prado: la principale fiera dell’agribusiness e del settore turistico dell’Uruguay che attira migliaia di visitatori ogni anno. Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) all’interno del progetto PNRR e finanziato da NextGenerationEU. Il progetto mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini.

 

Italea è in questi giorni ospite del “Padiglione Italia” realizzato anche quest’anno dall’Ambasciata d’Italia a Montevideo.

 

Domenica pomeriggio, nel padiglione dell’Ambasciata, si è tenuta infatti la prima conferenza dedicata al progetto Italea:  il turismo delle radici, insieme alla gastronomia e alla cultura italiana, è stato uno dei temi protagonisti al padiglione Italia. Il progetto ITALEA, promosso dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero del Ministero degli Affari Esteri, nasce in occasione del 2024, anno delle radici italiane nel mondo.

In un contesto arricchito da stand e prodotti italiani molto apprezzati dal pubblico, la promozione del turismo legato alle origini ha trovato il suo spazio grazie agli interventi di Paolo Monea, rappresentante del Ministero degli Esteri, e della professoressa Paola Ceraolo, dell’Università di Montevideo.

“Il padiglione Italia, che attira annualmente circa 100.000 visitatori, era il luogo ideale per presentare il progetto ITALEA” ha dichiarato Alberto Amadei, primo segretario dell’Ambasciata. “In un paese strategico come l’Uruguay, con una vasta comunità italiana, abbiamo deciso di unire la promozione commerciale del padiglione con quella turistica. La sinergia è evidente, con tantissime persone interessate a scoprire le terre di origine delle loro famiglie in Italia”.

Tra queste persone c’è Paola Ceraolo, promotrice dell’associazione Raíces Italianas Uruguay. “Il turismo delle radici è un’esperienza intima e personale, molto diversa dal turismo tradizionale. Si tratta di un viaggio che ci riporta nei luoghi raccontati dai nostri antenati, e che richiede una lunga preparazione e ricerca” ha spiegato Ceraolo, psicologa e docente, che ha studiato questa tematica all’Università della Calabria dopo un viaggio che ha cambiato la sua vita. “È un’esperienza simbolica che ci permette di comprendere meglio la nostra storia e di riscoprire la nostra identità come italouruguaiani”.

Il progetto Italea offre itinerari personalizzati e servizi su misura per i discendenti italiani, come ha illustrato Paolo Monea: “Il Ministero degli Esteri italiano si occupa di questo progetto perché ci rivolgiamo a una platea di 80 milioni di discendenti italiani nel mondo. Italea è una rete di servizi che accompagna i viaggiatori dalla fase di preparazione fino all’esperienza stessa, con l’aiuto di professionisti locali grazie a una vasta rete presente sui territori”.

L’Uruguay, come ha sottolineato Monea, è un paese con una comunità italiana molto attiva e con un grande potenziale: “Circa il 40% della popolazione ha origini italiane. Il nostro obiettivo è rafforzare il legame che unisce questi discendenti all’Italia, invitandoli a visitare i luoghi delle loro radici”.

Il  progetto Italea martedì 10 settembre alle 17:30 sarà presentato presso la Casa degli Italiani a Montevideo, in un incontro aperto al pubblico.

 

 

(BIG ITALY TDR Maf)

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