Roma, 11 set - “Le dichiarazioni durante le Olimpiadi di quest'estate avevano riacceso la speranza di molti, ma soprattutto la speranza di chi il diritto alla cittadinanza italiana, dopo magari essere nato qui o aver frequentato tutti i cicli scolastici, se lo spettava e ci sperava. Diciamo che a questo dibattito, seppur molto compresso rispetto agli emendamenti al decreto sicurezza, non si è dato seguito: Forza Italia di fatto ha deciso di rimandare al testo di legge che loro proporranno, non abbiamo ben capito quando però anche quella potrà essere un'occasione migliorativa della legge 91/92 sulla cittadinanza. Di fatto però oggi abbiamo alimentato un'ulteriore delusione per chi questo diritto lo attende da tanto tempo”. Così la deputata del Partito democratico, Ouadid Bakkali, dopo che stamattina la Camera ha bocciato tutti gli emendamenti al ddl Sicurezza relativa all’articolo 9 sulla cittadinanza italiana. Lo sport, e le Olimpiadi, in particolare, sono sempre più il veicolo per aprire un dibattito sugli italiani di seconda e terza generazione, che poi però si chiude puntualmente al suo ingresso nelle aule parlamentari: per Bakkali “sicuramente lo sport produce una delle cose più potenti in questo momento storico, immagini e video che gli italiani e le italiane hanno visto ne campi di pallavolo, nell'atletica, nelle paraolimpiadi: è la fotografia di un'Italia che esiste”. E che “non è l'Italia del futuro, è l'Italia del presente, è l'Italia che ha nelle classi delle scuole ragazzi e ragazze con background migratorio, ma che sono italiane: italiane di nascita o appunto perché sono arrivati da davvero piccoli. Quindi è una grandissima lente di ingrandimento che interroga, come sempre, chi sta dentro a queste aule”.
(PO / Sis)
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