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Strage Brandizzo, Commissione inchiesta: lavorare su cultura sicurezza, vigilare su appalti

Roma, 12 set - Adottare strumenti tecnologici per la protezione, la formazione e informazione, anche attraverso finanziamenti come successo per industria 4.0; valutazione periodica delle competenze per intercettare eventuali deviazioni; investire sulla formazione della valutazione del rischio, adottare processi di verifica sul campo. Sono alcune delle proposte avanzata dalla Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, nella relazione sull'attività svolta sull'incidente ferroviario di Brandizzo, avvenuto tra il 30 e il 31 agosto dello scorso anno. E poi ancora: accrescere le conoscenze dei tecnici e dei lavoratori, circa le meccaniche di funzionamento del cervello umano e del comportamento; introdurre punteggi delle aziende in base ai processi implementati; migliorare i processi di whistleblowing; digitalizzare i documenti per rendere più efficace il processo per le autorizzazioni per le attività a rischio specifico. Ma la relazione prevede anche l'adozione di un sistema di verifica dell'idoneità tecnico-professionale delle imprese maggiormente performanti, il miglioramento dei processi di affidamento di incarichi che diano adeguata rilevanza alla sicurezza e salute dei lavoratori; strumenti di monitoraggio dei rischi, l'introduzione di criteri premianti per le aziende virtuose tramite accesso prioritario a finanziamenti, punteggi nelle gare. E infine semplificazione dei processi di gestione dei dati dei lavoratori finalizzati alla loro sicurezza. l tutto con una attenzione particolare alla cultura della sicurezza che a oggi "spesso trova ostacoli di vari natura, ad esempio il fatto che la sicurezza all'interno delle aziende sia considerata un lusso o semplicemente una imposizione di legge" come si legge nella relazione. La commissione d'inchiesta, spiega la presidente e relatrice Chiara Gribaudo, "all'unanimità ha presentato un documento in cui chiede un maggiore investimento in sicurezza, un maggiore investimento sulla tecnologia per evitare che tragedie come quella di Brandizzo e altre non accadano più. Abbiamo voluto dare un contributo molto fattivo all'organizzazione del lavoro, alla formazione dedicata alla sicurezza, perché non si può morire di lavoro e non si può pensare che la sicurezza sia un onere burocratico o un adempimento burocratico". In questo modo "abbiamo voluto onorare la morte di quei 5 operai morti nella notte tra il 30 e il 31 agosto del 2023". Gribaudo nella relazione ha sottolineato i rischi chi si insidiano nelle pieghe degli appalti a cascata: "Crediamo che soprattutto in alcuni contesti, penso alle società partecipate, si possa fare uno sforzo anche di internalizzare alcune professionalità. Del resto, però è evidente a tutti che nella catena dei subappalti si annida precarietà e insicurezza. E allora a maggior ragione, se teniamo questa impostazione, serve aumentare la formazione, serve aumentare una cultura della sicurezza che parta dal basso e che veda coinvolti in modo più efficace ed efficiente lavoratori e lavoratrici, ma in generale tutta la filiera, in questo caso del mondo delle ferrovie e dei subappalti che riguardano le ferrovie".
(PO / Sis)

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