Roma, 13 set - “Oggi abbiamo chiarito in maniera inequivocabile che l'obiezione di coscienza dei farmacisti è illegittima, perché non è prevista all'interno della nostra legislazione dal momento che non parliamo di pillole abortive. Il problema è che la contraccezione di emergenza, e quindi la pillola del giorno dopo e la pillola dei 5 giorni dopo, non sono distinti dai contraccettivi che si assumono quotidianamente in via preventiva: questo provoca il fatto che spesso in farmacia si trovano i i contraccettivi sistemici ormonali, ma non quelli di emergenza. Ed è un grave danno, perché chiaramente il tempismo con cui si assumono questi farmaci è determinante affinché possano essere efficaci”. Così Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle, che questa mattina ha rivolto una interpellanza urgente al governo sulla questione. Nella risposta però, “non si è detto che la farmacopea verrà modificata in questo senso: io ricordo che nel 2019 all'allora sottosegretario Luca Coletto feci la stessa interrogazione, visto che questa è una situazione che non trova risoluzione da molto tempo, e mi fu detto dal sottosegretario, che sicuramente non è della mia parte politica (è esponente della Lega, ndr) che la farmacopea sarebbe stata aggiornata in tal senso. Poi non è accaduto. Oggi sappiamo che è stato nuovamente istituito il tavolo tecnico che è preposto alla modifica e all'aggiornamento della farmacopea e ho suggerito al governo di fare questa modifica: scorporare i contraccettivi ormonali di emergenza dai contraccettivi sistemici ormonali, perché veramente si tratta di un diritto alla salute che non viene garantito”.
(PO / Sis)
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