"ACHILLE, L'ULTIMO" DI PAOLO CLEMENTI
Quando la Storia decide il destino di una famiglia, le scelte individuali si trasformano inevitabilmente in atti di resistenza. "Achille, l'ultimo", l'opera più recente di Paolo Clementi (edizioni All Around), esplora le vicende di una famiglia ebrea romana durante e dopo le leggi razziali del 1938. La narrazione è affidata ad Achille, ultimo discendente di una stirpe che, cercando rifugio dalla persecuzione, si ferma in Liguria, a Sanremo, dopo un tentativo di fuga verso la Francia. La famiglia di Achille costruisce un impero economico, ma la prosperità non si traduce in felicità. Gli eventi storici si intrecciano con le dinamiche interne di una famiglia segnata da tradizioni, ambizioni e inevitabili tragedie. La fuga iniziale si trasforma in una radicazione a Sanremo, dove i nonni di Achille, Gilberto e Alfonsina, avviano un'attività di floricoltura.
Le vicende della famiglia si sviluppano tra Sanremo e Nizza, con l'arrivo di una donna che sconvolge equilibri già fragili. I conflitti si acuiscono, coinvolgendo Achille, diviso tra l’amore per la stessa donna e la lealtà verso la sua famiglia. La storia mette in luce le tensioni tra il dovere e il desiderio di autodeterminazione, portando Achille ad allontanarsi dalla famiglia e dai suoi valori.
Come racconta l’autore: "Achille, l'ultimo è un romanzo sui destini della Storia, quella con la 'S' maiuscola, e quella dei sentimenti, che Achille, l'ultimo rampollo di una dinastia, vive sulla propria pelle e racconta. Lo sfondo è quello fulgido dell'estremo Ponente ligure e della Costa Azzurra, tra passione e senso di colpa, affrontando le prove che l'esistenza ci impone". Clementi combina elementi di fantasia e realtà storica. La fuga dalla persecuzione razziale e l'approdo nella Costa Azzurra rappresentano una verità storica vissuta da molte famiglie ebree. I luoghi descritti, sono radicati nella realtà, arricchendo la narrazione con un forte senso del luogo. Achille diventa così una figura che incarna le contraddizioni di una generazione in bilico tra passato e presente, tra radici profonde e il desiderio di liberarsene. La protezione della comunità ebraica e il tema della vendetta emergono come centrali, evidenziando la complessità delle relazioni umane e delle responsabilità collettive. Achille, l'ultimo non è solo un resoconto di eventi storici, ma anche una riflessione sul peso delle scelte individuali e sulle conseguenze che ne derivano. La narrazione di Paolo Clementi invita a riflettere su come le vicende personali si intreccino con i grandi eventi della Storia, modellando destini individuali e collettivi. (Roc)
DE AMICIS, GLI EFFETTI PSICOLOGICI DEL VINO
“Quella alterazione crescente di sentimenti e d’idee, quella successione continua di stati diversi della coscienza, per cui si arriva dalla serenità tranquilla che segue i primi sorsi all’esaltazione ardente e tumultuosa degli ultimi brindisi, è per se stessa un avvenimento psicologico così strano e così fecondo per lo studio della natura umana, che non sarà mai meditato abbastanza né dal filosofo né dall’artista.” Così, scriveva Edmondo De Amicis a proposito degli effetti psicologici del vino, illustrando come esso agisca da potenza occulta sull’intelligenza, sull’immaginazione e sul sentimento degli uomini. Il risultato è un saggio godibilissimo, dal titolo "Gli effetti psicologici del vino" (Editoriale Jouvence) per chi ama il vino – ma anche per chi non lo ama abbastanza –, in cui De Amicis tratteggia con leggerezza, ma al tempo stesso acume, i diversi volti dei bevitori, i loro vizi e le loro virtù. Intrapresa ancor giovanissimo la carriera militare, dopo aver partecipato alla campagna del 1866, De Amicis lasciò l’esercito per l’attività di giornalista, saggista e narratore. Nel 1891 aderì al socialismo, facendosi portavoce dell’atteggiamento filantropico della borghesia illuminata di fine secolo. Ottenne la fama con i bozzetti raccolti nel volume La vita militare (1868), cui seguirono colorite relazioni di viaggio (da Spagna, 1873, a Ricordi di Parigi, 1879). La sincera tensione morale della scrittura è l’elemento che ha fatto la fortuna della sua opera più celebre, Cuore (1886). Finzione di racconto-diario di un bambino di terza elementare, il libro ha avuto lungo successo ed è stato tradotto in tutte le principali lingue del mondo: assai ammirato ai suoi tempi, è stato oggetto, poi, di pesanti riserve, specie per il contenuto ideologico, giudicato troppo celebrativo dei valori patriottici e sociali propagandati dall’Italia umbertina. Resta il fatto che esso rappresentò per più generazioni una sorta di «codice della morale laica» post-risorgimentale. Attento ai valori dello stile, De Amicis intervenne nella questione della lingua (L’idioma gentile, 1905), aderendo a un ideale che, sull’esempio manzoniano, mirava a una prosa «moderna e perfettamente italiana». Fra le altre opere: Romanzo di un maestro (1890), La carrozza di tutti (1899), Sull’oceano (1899), Primo maggio (postumo, 1980). Ad Amore e ginnastica (1892), un racconto lungo di vena ironica e maliziosa, è toccato in tempi recenti un successo editoriale e cinematografico.
"IL MALE STRATEGICO, LA GUERRA", PRESENTAZIONE AL CNR
Lunedì 16 settembre, dalle 15.00 alle 17.30, presso la sede centrale del Consiglio nazionale delle ricerche (P.le Aldo Moro 7, 00185 Roma - Aula Marconi) si svolge la presentazione del libro “Il male strategico: la guerra. Schemi strategici per l’analisi dei conflitti” di Bruno Chiarini e Patrizia Sbriglia, edito da Rubettino. L’evento si inserisce nel quadro delle attività del Laboratorio Scienza e Dialogo per la Pace promosso all’interno del Dipartimento di Scienze umane e sociali, patrimonio culturale del Cnr, che ha l’obiettivo di coinvolgere la comunità scientifica e sociale nella riflessione sul ruolo della scienza nella promozione di una cultura della pace e della convivenza, e sulla condivisione di conoscenza come percorso di crescita che travalichi confini, logiche di potere e pratiche belliche. Il volume presentato, in particolare, interviene su un tema centrale dei nostri giorni -quello delle guerre e conflitti armati- raccogliendo e analizzando i principali schemi strategici generati dai conflitti, funzionali alla comprensione, alla costruzione di analisi credibili e alla previsione di possibili soluzioni politiche, includendo anche aspetti comportamentali degli attori coinvolti che influiscono sulle dinamiche dei conflitti. Parteciperanno all’evento, introdotti dal direttore del Cnr-Dsu Salvatore Capasso: Leonardo Becchetti (docente dell’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”), Valentina Della Fina (dirigente di ricerca dell’Istituto di studi giuridici internazionali - Cnr-Isgi), Domenico Rossi (generale di Corpo d’Armata, già Sottosegretario alla Difesa) e Adriana Valente (dirigente di ricerca dell’Istituto di ricerche sulla popolazione e le politiche sociali (Cnr-Irpps).L’autore Bruno Chiarini sarà presente all’incontro.
"DEFINITIVE OASIS", BIOGRAFIA DELLA STORICA BAND
È in preorder su Amazon (https://amzn.to/4geLIXJ) e in uscita in tutte le librerie il 7 novembre "Definitive Oasis", la biografia che si propone di essere il racconto definitivo della leggendaria band britannica. Questo volume approfondito ripercorre i momenti più significativi della carriera del quintetto di Manchester, dagli esordi fino ai due indimenticabili concerti di Knebworth, offrendo ai lettori un'esperienza unica e coinvolgente. Nato con l’intento di non tralasciare nessun dettaglio della storia degli Oasis, Definitive Oasis si distingue per la sua completezza e precisione, nonostante la sfida rappresentata dalla vasta mole di fonti e dichiarazioni spesso contrastanti dei protagonisti. Il volume è arricchito da un ricco archivio fotografico, con immagini rare della band, scansioni di riviste d’epoca, merchandising e memorabilia forniti dai fan stessi. Inoltre, l’opera integra l’esperienza cartacea con contenuti digitali: grazie ai QR code, i lettori potranno accedere a video ufficiali, performance live e apparizioni televisive su YouTube, rendendo la lettura un’esperienza davvero immersiva nella storia degli Oasis e della cultura musicale degli anni '90.
"Definitive Oasis" non è solo una biografia, ma un viaggio multimediale nella vita e nell’opera di una delle band più iconiche di sempre, un'opera pensata per i fan di lunga data e per chiunque voglia scoprire l’impatto che la musica degli Oasis ha avuto sul mondo. Matteo Madafferi, laureato in Giurisprudenza, da sempre la sua più grande passione è la musica e la scrittura. Oasisiano fino al midollo, fonda nel 2013 la band The Ties, di chiara ispirazione Britpop, con cui registra What's Next, disco che ha raggiunto la prima posizione nelle classifiche di vendita digitale di Amazon. Turnista in varie tribute band Oasis, ha pubblicato Benvenuta Cuba (2016, L'erudita) e L'incoscienza di Zeman(2020, Alter Erebus), da cui verrà tratta una sceneggiatura premiata al noto festival cinematografico Inventa un film di Lenola. Dal 2023 è uno dei chitarristi del Rockin'1000, con cui ha suonato durante la finale di Coppa Italia del 2024 allo stadio Olimpico. Francesco Sciarrone, laureato in Grafica e comunicazione allo IED collabora come Graphic Designer con diverse agenzie Italiane su progetti di advertising, packaging ed editoria. Grande appassionato di Brit Pop e dell’Inghilterra degli anni ‘90, ha partecipato attivamente alla scena musicale romana dei primi anni 2000 in band quali The Shadow Line (2 albumi e 7 ep), Formanta! (1 album, 2 ep) e Iommi (1 album). Dal 2013, assieme alla moglie Sabrina Gabrielli (Mynameisbri), disegna e stampa in serigrafia gigposter a tiratura limitata per band internazionali. (Roc)
VIAGGIO NELLA CANZONE D'AUTORE IN ITALIA CON TALANCA
È uscito solo a maggio ma già si configura come un punto di riferimento per la letteratura di settore. Stiamo parlando di "Musica e parole. Breve storia della canzone d’autore in Italia", libro pubblicato da Carocci editore e scritto dal critico musicale Paolo Talanca. Con una copertina che reca una preziosa illustrazione di Sergio Staino, il libro ricostruisce la storia della canzone di qualità del nostro Paese e, attraverso una scrittura agile e un taglio originale, parte dalla Napoli del cuore dell’Ottocento e arriva a Madame e alla trap. Il libro dopo la prima settimana è già andato in ristampa e l’autore è reduce da un tour di presentazioni estive di trenta date in giro per l’Italia, che si concluderà il prossimo 14 settembre nell’ambito di Jazz&Image, alle ore 21.00, in Viale Parco del Celio sulla suggestiva terrazza che dà sul Colosseo, in apertura del concerto di Piji. Con lui ci sarà Francesco Centorame. Talanca è membro del Consiglio direttivo del Club Tenco e l’opera ben si sposa con le celebrazioni dei cinquant’anni dal primo Premio Tenco del 1974, quando un linguaggio artistico si stava letteralmente formando e la Rassegna ne diventava testimone e artefice. Proprio per questo, sono stati diversi gli appuntamenti che hanno legato fino ad adesso il libro e il Club, che proseguiranno il 6 ottobre al MEI di Faenza e culmineranno il 19 ottobre in una presentazione a Sanremo durante il Premio Tenco 2024 (17-19 ottobre). Il volume ripercorre l’intera storia della canzone d’autore italiana e dei suoi protagonisti narrando le vicende di singoli artisti e gruppi la cui opera scaturisce da reali necessità personali e collettive e che, anche a contatto con l’industria discografica, sono riusciti a non compromettere la propria poetica musical-letteraria. Dall’Ottocento a oggi, dalla canzone napoletana alla trap, passando per De André, Guccini, De Gregori, Battiato e tutti gli altri, per ogni epoca le peculiarità dei brani che l’hanno caratterizzata vengono ricostruite sulla base del contesto storico-sociale da cui sono nati stili e poetiche. Particolare attenzione è dedicata alle dinamiche che, nel tempo, fanno sì che la canzone non resti solo un fatto di spettacolo, costume e intrattenimento, ma rappresenti esigenze e capacità artistiche autentiche, a salvaguardia della purezza dell’origine del canto. Critico musicale e attivo collaboratore delle principali rassegne d’autore, Paolo Talanca ha insegnato Storia della popular music al Conservatorio di Musica “Luisa D’Annunzio” di Pescara e tiene corsi di formazione per docenti mirati all’inserimento della letteratura della canzone nell’insegnamento della scuola secondaria. Scrive per le pagine culturali di “Avvenire” e svolge lezioni e masterclass in varie università. Tra le sue pubblicazioni: Il canone dei cantautori italiani (Carabba, 2017) e, su Francesco Guccini, Fra la via Emilia e il West (Hoepli, 2019).