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Arte, focus sulla pittura italiana nell’Avignone papale

Arte, focus sulla pittura italiana nell’Avignone papale

“Da Simone Martini a Matteo Giovannetti: i grandi momenti della pittura italiana nell’Avignone del XIV secolo” è il tema della conferenza sulla storia dell’arte in programma giovedì 19 settembre, a partire dalle ore 18.00, presso la sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia. Su proposta di Jean-Noël Bret, presidente di “Art Culture et Connaissance”, associazione per la storia dell’arte e l’estetica, la conferenza è animata da Dominique Vingtain: conservatrice generale del patrimonio e storica dell’architettura, Vingtain ha svolto la sua carriera in musei e monumenti storici, ricoprendo il ruolo di conservatrice del Palazzo dei Papi e di direttrice del museo del Petit Palais di Avignone, attualmente è direttrice del CICRP a Marsiglia (Centro Interdisciplinare di Conservazione e Restauro del Patrimonio).

 

“L’Avignone medievale è conosciuta in tutto il mondo per il ponte, le mura e il palazzo pontificio, tria mirabilia presto citate nei racconti pieni di ammirazione dei visitatori – sono le parole con cui viene presentata la conferenza dall’Istituto Italiano di Cultura di Marsiglia –. La presenza continua di nove papi ad Avignone durante tutto il XIV secolo permise un consolidamento senza precedenti della Curia pontificia e del governo della Chiesa. Questo lungo periodo di centralizzazione trasformò rapidamente Avignone, da una città di media importanza, in una capitale della cristianità. La città crebbe notevolmente; furono avviati innumerevoli cantieri dai papi, dai cardinali e da tutti coloro che furono attratti ad Avignone dalla possibilità di fare affari”. Il valore delle opere artistiche e architettoniche realizzate durante la fase avignonese del papato trova un’importante conferma nella presenza di artisti provenienti da altri Paesi, in particolar modo dall’Italia, che con Simone Martini e Matteo Giovannetti esprime due tra i nomi più importanti e innovativi dell’arte dell’epoca.  Nato a Siena, Simone Martini si è formato alla scuola senese divenendone, poi, maestro. È considerato tra i maggiori artisti del Trecento italiano, l’unico in grado di contendere lo scettro a Giotto. Cresciuto nella bottega di Duccio di Buoninsegna, lavorò a Siena, ad Assisi, Roma, Napoli. La sua fama fu tale che nel 1340 fu chiamato ad Avignone per mettere la propria arte a servizio del papato, lasciando una forte influenza nel mondo dell’arte gotica francese.

 

Formatosi alla scuola di Simone Martini e influenzato da Giotto, nel 1343 Matteo Giovannetti fu chiamato da papa Clemente VI a decorare le sale di rappresentanza del Palazzo dei Papi, dove diresse un’équipe internazionale di pittori in qualità di maestro e pittore del Papa. Come Martini, anche Giovannetti contribuì a sviluppare l’arte gotica francese, sul modello di Giotto e dei grandi maestri.

Nel corso della conferenza saranno approfondite la storia dei due pittori e l’analisi delle loro opere.

 

(BIG ITALY Ede CLT)

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