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Terremoto, Castelli: Via alla seconda gamba della ricostruzione in centro Italia

Terremoto, Castelli: Via alla seconda gamba della ricostruzione in centro Italia

"Grazie alla sensibilità del ministro Calderone e del governo ci occupiamo della seconda gamba della ricostruzione, che è un fatto che riguarda i fabbricati, chiaramente il calcestruzzo, la malta e tutto ciò che è necessario per rimettere in su le case, ma è anche una questione connessa al mantenimento della coesione sociale". Così il commissario straordinario alla ricostruzione Guido Castelli, a margine della presentazione del Protocollo d'intesa per il cratere Sisma 2016. "Quella che io definisco seconda gamba si manifesta attraverso i contenuti di questo protocollo, che si occupa della dimensione comunitaria della ricostruzione che riguarda un territorio enorme, 8mila km², un territorio più grande dell'Olanda per capire la dimensione di un fenomeno che ha provocato un danneggiamento pari a 28 miliardi di euro". Con il protocollo, spiega Castelli "ci occupiamo innanzitutto di legalità e sicurezza dei cantieri: vogliamo introdurre la digitalizzazione dei cantieri della ricostruzione. Attualmente ce ne sono solo per la ricostruzione privata, 9mila: badge di cantiere, quindi possibilità del riconoscimento di ogni persona che è presente nel cantiere, e settimanale di cantiere per organizzare al meglio trasparenza e legalità". Secondo tema, "è quella dello spopolamento: pensare alla dimensione sociale della ricostruzione vuol dire anche favorire tutto ciò che può essere connesso alla imprenditorialità dei giovani. Ecco perché il ministro Calderone è riuscito nel DL 60 Coesione a estendere le misure in favore dell'impresa, delle startup e delle nuove iniziative giovanili anche al cratere: è la prima volta che accade, cratere quindi beneficia di un'intensità d'aiuto sull'impresa, in funzione anti-spopolamento, pari a quella del Mezzogiorno". Terzo tema, spiega Castelli, sono "programmi territoriali mirati per favorire innanzitutto la formazione dei giovani, le competenze di cui necessitiamo non solo in campo edilizio, ma più in generale". Quarto tema "importantissimo, è quello della coesione sociale come presa in carico delle fragilità degli anziani, dei giovani e dei disabili che sono nel cratere che vanno sostenuti a servizi pubblici adeguati". In sostanza, conclude il commissario, "l'elemento centrale è il carattere interregionale di questi interventi che normalmente riguardano le competenze esclusive delle regioni, ma che noi abbiamo, grazie alle regioni, voluto far rifluire in una logica quasi macro-regionale. È un Centro Italia che anche prima del 24 agosto del 2016 si trovava in difficoltà, che noi cerchiamo quindi di riportare in una condizione migliorata anche rispetto a ciò che era la condizione di vita prima del terremoto". (Sab – 19 set)

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