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direttore Paolo Pagliaro

SCUOLA, VALDITARA:
MULTE A VIOLENTI

SCUOLA, VALDITARA: <BR> MULTE A VIOLENTI

“Finalmente oggi il Parlamento approva la legge sulla condotta. E già in questo anno scolastico si vedranno le prime applicazioni”. Lo afferma il ministro dell’istruzione Beppe Valditara in una intervista a Il Giornale. Il giudizio alle scuole elementari torna alla tradizione… “Oggi c’è il giudizio analitico che rimarrà ma verrà semplificato e poi c’è quello sintetico su cui siamo intervenuti perché spesso questi giudizi sono criptici, del tipo ‘in via di prima acquisizione’. Ora si torna a formule che fanno chiarezza e aiutano gli alunni a capire e quindi a maturare”, “quelle racchiuse in un aggettivo: ottimo, buono, sufficiente, insufficiente. Così non ci saranno più equivoci e fraintendimenti”. Il voto in condotta? “Non avrà più un valore simbolico, ma col sei si verrà ‘rimandati’ a settembre e si sosterrà una prova per riparare. E di pari passo la condotta inciderà anche sul voto finale alla maturità. Credo che tutto questo porterà il ragazzo a comprendere e rafforzare il suo senso di appartenenza alla comunità, in definitiva il suo senso di responsabilità. La stessa cosa accadrà con le sanzioni pecuniarie”, “parliamo delle aggressioni fisiche. Spintoni. Schiaffi. Qualche volta pugni, in vertiginoso aumento. Spesso a far andare le mani non sono i ragazzi ma i loro genitori che ritengono di risolvere con la forza i problemi con la scuola e i docenti. Bene, d’ora in poi questi comportamenti saranno sanzionati con multe comprese fra i 500 e i 10 mila euro. Ad essere risarcita sarà la scuola che ha subito un grave danno di immagine. E i soldi verranno impiegati per comprare materiale di laboratorio o strumentazioni per la didattica”. Precisa quindi che lo studente “se sospeso per due giorni, lo studente dovrà studiare di più e svolgere un elaborato per comprendere il perché ha sbagliato tenendo un comportamento violento” e sopra le 48 ore “siamo alla cittadinanza solidale. Il ragazzo svolgerà obbligatoriamente attività di solidarietà in un ospedale, o in una casa di riposo, o comunque si metterà a servizio dei più deboli. La destinazione sarà scelta sulla base di un elenco di centri convenzionati”, “affermiamo ancora una volta il rispetto, la dignità, la responsabilità”. Infine il capitolo educazione civica: “Partiamo e siamo fiduciosi: siamo alla vigilia di una piccola rivoluzione”. (25 set - red)

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