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DDL SICUREZZA, PROTESTE
NEL CUORE DI ROMA

DDL SICUREZZA, PROTESTE <BR> NEL CUORE DI ROMA

Si è spostato da piazza Vidoni a piazza Navona, per l’alto numero di partecipanti, il presidio contro il ddl Sicurezza organizzato da Cgil e Uil e a cui oggi hanno preso parte, tra gli altri, associazioni ambientaliste, reti studentesche ed esponenti delle forze politiche di opposizione. La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha commentato la “grande partecipazione”, parlando di “norme liberticide” e di “una stretta repressiva e securitaria che non porterà più sicurezza”. Schlein ha definito “terribili” le nuove norme “contro le detenute madri e i loro bambini fino a un anno”, stigmatizzando “i nuovi reati tipo il blocco stradale anche in manifestazioni pacifiche” e l’introduzione di “aggravanti che per noi hanno dei profili di incostituzionalità, come quelle dei reati commessi vicino alle stazioni”. Per il leader M5S, Giuseppe Conte, “queste norme ci portano indietro nel tempo, peggiorano addirittura il codice penale Rocco, di epoca fascista”, oltre a introdurre reati e inasprire pene che vanno “solo in una direzione, per la gente comune, mentre invece si creano spazi di sempre maggiore impunità per la classe politica, per i colletti bianchi, destrutturano le norme contro la corruzione, aboliscono l’abuso d’ufficio”. "Mentre continua la battaglia in Parlamento, siamo in piazza contro il ddl Sicurezza che da domani manderà in galera gli operai che manifestano per il proprio posto di lavoro, gli studenti che manifestano per la loro scuola e per i loro diritti, gli eco-attivisti”, ha detto il segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlando di un “provvedimento che criminalizza il dissenso” e aggiungendo che “quando si arriva a rendere reato penale il diritto a manifestare vuol dire che la qualità della democrazia è davvero in pericolo. Credo che di fronte a questo scempio autoritario ed indecente occorra la massima mobilitazione nelle istituzioni e nel paese". Per Angelo Bonelli, leader dei Verdi, "questo provvedimento è un fatto gravissimo” e cita i “quindicimila lavoratori che coltivano e producono la cannabis light, legale in tutta Europa”, che “si trasformeranno in Narcos”. Per Bonelli, “c'è una ferocia ideologica di questa maggioranza, che di fronte invece all'avanzare della criminalità organizzata chiude l'occhio sui colletti bianchi, su chi corrompe e chi si fa corrompere abolendo l'abuso d'ufficio, eliminando le intercettazioni”. Contro questi provvedimenti “si deve partire da una lotta intransigente”, ha detto il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, aggiungendo che “l’opinione pubblica va chiamata alla rivolta non violenta, democratica contro questo modo autoritario di intendere il potere”. (25 set-mol)

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