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Risorsa mare, Meloni: valorizzare vantaggio di essere piattaforma mediterraneo /video

Roma, 26 set – “L’Italia è una Nazione particolare, continentale e marittima allo stesso tempo. La nostra testa è un pezzo di Mitteleuropa, mentre i nostri piedi sono immersi nel Mar Mediterraneo. Questo ci rende un ponte naturale tra il nord e il sud dell’Europa, tra l’Europa nel suo complesso, l’Africa e il Medio Oriente. Noi siamo una piattaforma naturale nel Mediterraneo, un mare che per millenni è stato il cuore degli scambi culturali e commerciali del mondo e che è ora tornato ad essere centrale, come spazio di connessione tra l’Atlantico e l’Indo-pacifico, attraverso il Golfo Persico e il Canale di Suez. Questo è un vantaggio enorme. Un vantaggio del quale non sempre siamo stati consapevoli e che dobbiamo sapere valorizzare al massimo. È un’occasione dal punto di vista energetico, ad esempio, perché noi possiamo diventare lo snodo strategico per i flussi energetici tra il Mediterraneo, l’Africa e l’Europa. È un’ambizione alla quale il Governo stia dando voce anche attraverso il Piano Mattei, che ha tra i suoi pilastri proprio l’energia e che vuole portare avanti progetti strategici di connessione. Dall’interconnessione elettrica ELMED tra Italia e Tunisia al Corridoio H2 Sud, per il trasporto dell’idrogeno dal Nord Africa verso l’Europa. Dopodiché, è un’occasione dal punto di vista delle interconnessioni. Mi riferisco allo sviluppo di IMEC, il corridoio infrastrutturale ed economico tra Europa, Medio Oriente e India, che l’Italia ha contribuito a far nascere in ambito G20 e che può liberare un enorme potenziale per il nostro commercio e per le nostre imprese”. Così in un videomessaggio la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per la seconda edizione del Forum “Risorsa Mare” 2024, in corso a Palermo. Per Meloni, “L’economia del mare ci dà già grandi soddisfazioni - nel 2022 il contributo al PIL è stato di 180 miliardi di euro -, però abbiamo l’opportunità di fare sempre meglio, se uniamo gli sforzi e lavoriamo in modo strategico, come il Governo intende fare con il Piano del Mare, che non a caso ha stilato. È un’occasione dal punto di vista geopolitico perché, se è vero che il Mediterraneo è tornato al centro del mondo e noi siamo al centro del Mediterraneo, allora l’Italia ha una possibilità straordinaria: tornare ad essere assolutamente centrale e protagonista nelle dinamiche globali. Anche esplorando la corsa al mondo sottomarino, un dominio nuovo nel quale l’Italia intende giocare un ruolo di primo piano. Abbiamo già istituito il Polo nazionale della dimensione subacquea e sta per approdare in Consiglio dei ministri un disegno di legge per regolare e disciplinare questa materia. Quando sono arrivata a Palazzo Chigi mi è stato detto che l’ufficio del Presidente del Consiglio è noto come la “prua d'Italia”. È una cosa che mi ha colpito molto, che mi ha fatto riflettere su quanto la nostra storia e la nostra identità siano profondamente legate al mare, e a quello che il mare rappresenta. Ecco, io penso che non spetti altro che prendere quella storia e quell’identità e farle navigare nel futuro, tracciando le nuove rotte del XXI secolo”.
(red - deg - PO)

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