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direttore Paolo Pagliaro

A Roma “Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda”

Teatro
Dai palchi più prestigiosi agli spettacoli di provincia, lo "Speciale teatro" presenta ogni settimana le novità in cartellone in giro per l'Italia. Tra classici della commedia e della tragedia, opere, One man show, cabaret e "prime", le rappresentazioni teatrali vengono anticipate attraverso una descrizione sintetica dello spettacolo, della sua scenografia e dei suoi autori e interpreti, oltre a un piccolo vademecum con le date e gli orari.

A Roma “Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda”

Dal 3 al 6 ottobre al Teatro Vittoria di Roma va in scena “Matilde, l’amore proibito di Pablo Neruda”. Lo spettacolo, scritto da Liberato Santarpino, è un incontro tra il fascino della poesia e la musica legata alla tradizione sudamericana del tango. Attraverso la voce di Pablo Neruda (Sebastiano Somma) e Matilde Urrutia (Morgana Forcella), amante e poi sposa del grande poeta cileno, lo spettacolo racconta questa grande storia d’amore che la coppia visse per molti anni in vari paesi in giro per il mondo. Pablo e Matilde raccontano l’avventurosa storia del loro amore, nato quando Pablo era ancora legato alla seconda moglie, Delia del Carril, dei loro incontri clandestini a Berlino, Nyon, a Roma fino al paradiso di Capri, rifugio segreto dove i due amanti si uniscono in un matrimonio simbolico celebrato dalla luna. Nello spettacolo, oltre alla figura di grande poeta, viene fuori un ritratto completo dello scrittore, appassionato cantore dell’epica dei poveri, sicuramente fra i più pronti ad assumere nella propria voce le istanze degli oppressi. Si evidenzia inoltre, nella figura di Matilde, la sua grande capacità di essere per Neruda forse la fonte di massima ispirazione di scrittura della sua vita. Per lei infatti il poeta scriverà sicuramente le più belle poesie della sua immensa produzione. Lo spettacolo si chiude con il tragico golpe ad opera del generale Pinochet nel 1973 e che vede negli stessi giorni la morte del grande poeta che vede svanire di colpo le speranze di democrazia e di libertà per il proprio paese per cui aveva lottato per tutta la vita. Sebastiano Somma, nella sua doppia veste di protagonista e regista, porta una regia attenta e che scava le emozioni di un uomo, di una donna e di un popolo, lasciando alla parola e alla musica la missione più alta, e alle immagini un contorno visivo di immaginazione storica, una regia romantica e passionale, al servizio di una grande storia d’amore carica di emozioni e passioni.

(© 9Colonne - citare la fonte)