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direttore Paolo Pagliaro

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Animali domestici si, ma con buon senso

Cani e gatti sono sempre ammessi negli appartamenti, l’importante è non arrecare danni ai vicini rispettando le norme igieniche e condominiali


Chiarito innanzitutto che non si può vietare il possesso di animali negli appartamenti dei singoli condòmini, occorre comunque sottolineare che la loro presenza non può essere senza regole: bisogna infatti rispettare gli spazi e i diritti altrui. Il condominio può chiederne l’estromissione solo in specifiche circostanze (quali la mancanza di igiene o patologie dell’animale) appositamente documentate dalla ASL di competenza. In ogni caso, quindi, il proprietario è tenuto a vigilare sul proprio animale affinché non arrechi danni agli altri e non sporchi (occorre sempre portare con sé una busta e una paletta per i bisogni).

IL RISPETTO DEGLI ALTRI
Chi decide di avere un animale e tenerlo in casa propria, deve evitare che quest’ultimo danneggi o distrugga i beni dei vicini. Nel caso in cui questo accada, è possibile richiederne l’allontanamento. Va tuttavia ribadito che tutti coloro che non gradiscono la presenza di un gatto o un cane all’interno di un condominio non potranno a prescindere vietare al vicino di possederne uno e non possono neanche intervenire sulle colonie feline. Tuttavia, negli spazi comuni l’animale deve stare sempre al guinzaglio, non deve produrre cattivi odori o generare rumori molesti. Il numero di animali in casa, inoltre, non deve essere esagerato e l’accesso ad alcune specifiche aree deve essere limitato. Non si può detenere un animale da compagnia se questo produce rumori molesti di notte o di giorno, superando la normale tollerabilità che il regolamento richiede. Insomma, per spiegarlo con un concetto: ci vuole buon senso da parte dei padroni dell’animale.

IN CASO DI AFFITTO
Un contratto di affitto, invece, può prevedere una clausola apposita ed esplicita che vieta la detenzione di un animale domestico. Qualora vi sia stata una delibera condominiale che abbia riguardato il divieto immotivato di possedere un animale, si potrà fare tuttavia ricorso al Giudice di Pace, rispettando il termine di 30 giorni dal ricevimento del verbale, oppure dalla delibera assembleare. Ricordiamo infine che un cane che vive in un condominio deve essere registrato all’anagrafe canina e quindi essere dotato di microchip. Infine, la vaccinazione: cani e gatti che vivono all’interno di un condominio vanno sempre vaccinati dai loro proprietari contro le patologie per cui sono a rischio.

(© 9Colonne - citare la fonte)